Firmato ieri dalla da Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, il decreto che assegna alle Regioni i primi 150 milioni previsti dal Dl del Fare per interventi urgenti per la riqualificazione e la messa in sicurezza delle scuole statali, in particolare quelle dove è presente l’amianto. Grazie ai 150 milioni stanziati per le urgenze potranno così essere avviati 692 interventi sui 2.515 presentati dalle Regioni e ritenuti dal MIUR ammissibili al finanziamento. Come più volte segnalato, ricordiamo ancora che entro il trascorso 15 ottobre le Regioni dovevano aver presentato al MIUR una graduatoria di interventi immediatamente cantierabili, in ordine di priorità. Alle Regioni sono arrivate dagli enti locali 3.302 richieste di intervento di cui i già richiamati 2.515 ritenuti ammissibili al finanziamento. Ricordiamo ancora che ai 150 Milioni assegnati dalla firma del decreto nel triennio 2014/2016 si affiancheranno altri 300 milioni destinati tramite l’Inail all’edilizia scolastica. Ora spetterà agli enti locali beneficiari dei finanziamenti provvedere alle gare per l’affidamento dei lavori che andranno aggiudicati entro il prossimo 28 febbraio 2014, pena la revoca delle risorse stanziate. Per rendere rapide le procedure di realizzazione degli interventi sindaci e presidenti di Provincia operano come commissari straordinari. Gli interventi ammessi comprendono interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico sia di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica sia di immobili adibiti ad alloggi e residenze per studenti universitari, di proprietà degli enti locali, nonché costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici e la realizzazione di palestre o interventi su palestre esistenti. A tale scopo, vengono stanziati contributi pluriennali per 40 milioni annui per la durata dell’ammortamento del mutuo, a decorrere dall’anno 2015. Viene chiarito che i pagamenti effettuati dalle Regioni, connessi all’attivazione dei mutui, sono esclusi dai limiti del patto di stabilità interno delle Regioni per l’importo annualmente erogato dagli Istituti di credito.