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Porta blindata filo muro: rinnovato il design, migliorate funzionalità e sicurezza

I nuovi rivestimenti sono stati pensati per ambienti di design e contemporanei: dal bianco candido al rosso sino al legno naturale

AXLE_melaminico_con insertiPorta blindata a filo muro, con cerniere a scomparsa, in grado di adattarsi a progetti di interior design creando un’estetica coordinata con gli arredi della casa, il modello Axle di Vighi Security Doors, viene riproposta  sul mercato in una nuova versione . Il nuovo modello è stato rivisto in alcuni dettagli della struttura interna ed è stato quindi migliorato quanto a  solidità e sicurezza. Axle è una porta blindata con resistenza antieffrazione certificata in Classe 3, secondo la normativa europea. Apre con serratura a cilindro protetto da Securlock, una bocchetta di forma quadrata, difficile da rimuovere con i movimenti di rotazione di pinze a pappagallo ed è dotata di catenacci, con corsa di 30 millimetri, che non escono dalla serratura e sono indipendenti uno dall’altro; se sottoposti a scasso restano bloccati.  Inoltre, la serratura è stata pensata e installata in modo da poter essere sfilata senza smontare il pannello, in caso di manutenzioni eccezionali. La struttura interna della porta è costituita da una doppia lamiera in acciaio zincato e da ulteriori rinforzi sulle fasce laterali e longitudinali e pure la funzionalità della porta è stata verificata e consolidata. Le cerniere a scomparsa si sono rivelate un elemento di sicurezza in più, dato che molti tentativi di effrazione agiscono proprio sui cardini. Le cerniere hanno regolazioni orizzontali e verticali e questo è uno dei tratti distintivi di Axle, rispetto a tutti i prodotti in catalogo. È oggi disponibile con maniglie e pomoli studiati per enfatizzarne la linea, elegante, essenziale e priva di eccessi. I nuovi rivestimenti sono stati pensati per ambienti di design e contemporanei: dal bianco candido al rosso sino al legno naturale, con fasce orizzontali e verticali, in un giusto equilibrio tra pieni e vuoti.

 

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