regolamento UE

Passo avanti per il “Made In”. Europarlamento approva Regolamento su Sicurezza prodotti

Ad oggi, circa il 10% dei beni presi in esame dal sistema UE di allerta rapido "Rapex" per i prodotti non alimentari non è riconducibile al produttore

Christel SchaldemoseCon 485 sì, 130 no e 27 astenuti, l’Europarlamento ha approvato in prima lettura la proposta di Regolamento sulla Sicurezza dei Prodotti di consumo. Regolamento nel cui testo è stata inserita l’indicazione obbligatoria sull’origine dei prodotti non alimentari (“Made In”) grazie al vicepresidente della Commissione europea e commissario per l’Industria e l’Imprenditoria, Antonio Tajani. Obbligatorietà di indicazione sull’origine dei prodotti non alimentari di cui, ricordiamo, nel 2010 era stato ritirato uno specifico testo di Regolamentazione approvato, ben 2 anni prima, dal Parlamento Europeo. Obbligatorietà di indicazione giustamente ripresa e inserita organicamente nel testo di regolamentazione sulla sicurezza dei prodotti. L’obiettivo della etichetta “Made in” è di migliorare la tracciabilità delle merci e di rafforzare la tutela dei consumatori.  Si pensi che ad oggi, circa il 10% dei beni presi in esame dal sistema UE di allerta rapido “Rapex” per i prodotti non alimentari non è riconducibile al produttore.  Le nuove norme mirano a una maggiore protezione dei consumatori attraverso il rafforzamento della sorveglianza e dei criteri di sicurezza dei prodotti. L’Europarlamento ha inoltre chiesto pene più severe per le imprese che non rispettano le norme di sicurezza e vendono prodotti potenzialmente pericolosi. “Questo è un grande passo avanti per la trasparenza della catena di fornitura di un prodotto, e questo è un bene per i consumatori“, ha dichiarato la relatrice danese Christel Schaldemose  (nell’immagine) che ha anche criticato gli Stati membri per non essere stati in grado di concordare una posizione comune sulla questione in Consiglio UE, bloccando cosi i negoziati sul regolamento nel suo complesso, a scapito della sicurezza dei consumatori in Europa.
Per gli eurodeputati, l’etichetta “Made in” dovrebbe essere obbligatoriamente utilizzata per tutti i prodotti non alimentari venduti nell’UE, con alcune eccezioni come i medicinali. Secondo la proposta approvata, i produttori UE potranno scegliere se mettere sull’etichetta la dicitura “Made in EU” oppure direttamente il nome del loro Paese. “È un risultato importante e ringrazio gli eurodeputati italiani per la prova di compattezza. L’obbligo di indicare l’origine delle merci provenienti da Paesi terzi è fondamentale per la valorizzazione dell’alta qualità della produzione manifatturiera italiana, rappresenta un’arma in più per le imprese nella lotta alla contraffazione e nella trasparenza sul mercato, assicura piena reciprocità con partner commerciali quali Stati Uniti e Cina, tutela i consumatori sul tema della salute e della sicurezza” ha commentato l’avvenuto voto positivo Roberto Snaidero presidente di FederlegnoArredo ricordando come “La nostra federazione si è impegnata sin dalle prime battute del dibattito affinché si arrivasse alla creazione di uno strumento legislativo in grado di tutelare finalmente le aziende italiane”. “Ora auspichiamo un accordo politico anche in Consiglio, certi della determinazione che il governo italiano metterà in campo su questo dossier così cruciale per il Sistema Italia” ha concluso Snaidero

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