La qualità è sempre determinante ai fini del successo. Ancora di più è quando il mercato è difficile, come oggi è anche quello dei sistemi in alluminio utilizzati in edilizia. Occorre quindi essere ancora più attenti ed elevare ulteriormente la qualità perché gli elementi e gli strumenti per garantirla ci sono a partire dalle specifiche tecniche introdotte con i marchi di qualità internazionali Qualanod per l’anodizzazione, Qualicoat per la verniciatura e Qualideco per le finiture decorative, marchi che sono tuttora in forte evoluzione e crescita. In estrema sintesi è questo il messaggio emerso dal convegno “L’importanza dei trattamenti superficiali su alluminio: durabilità e marchi di qualità”, organizzato da Aital che si è svolto a Verona l’11 giugno in ambito Metef 2014. Il gruppo di lavoro Aital/Qualital ha predisposto una serie di raccomandazioni di cui tener conto per garantire alle finiture su alluminio una durabilità fissata in 15 anni. I fattori di influenza evidenziati nel documento sono ambiente, tipo di lega, presenza di impurità, che sono le principali responsabili di problemi estetici e di corrodibilità, ciclo di finitura, pulizia e manutenzione in esercizio, che molto spesso vengono dimenticate, e ovviamente il rispetto dei marchi Qualanod, Qualicoat e Qualideco perché le aziende omologate applicano procedure molto severe per ottenere la massima qualità possibile. Rimandandovi per maggiori dettagli al numero di settembre di “serramenti+design” qui ci limitiamo segnalare come tra le condizioni da rispettare figurano pure le Classi di esposizione secondo le due tabelle, una per l’anodizzazione e una per la verniciatura, messe a punto dall’associazione. Un altro importante studio presentato è quello condotto da Aital sulle cause che generano alterazioni su pannelli verniciati dopo prove Kesternich, il procedimento per la determinazione della resistenza di pitture e vernici e prodotti similari in atmosfera umida contenente diossido di zolfo, ambiente industriale quindi. I risultati dello studio evidenziano che per la resistenza è importante la natura chimica del legante. Infine, a proposito della verniciatura delle barrette in poliammide utilizzate per la realizzazione di profilati a taglio termico, da test e gli studi eseguiti risulta che è l’umidità interna alla barretta è responsabile del blistering, mentre a condizionare l’adesione della vernice alle barrette è la temperatura della poliammide.