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Macchine lavorazione legno, crescita ordini nel 3° trimestre. Rimane alta l’incertezza

Nel breve periodo poco meno della metà degli intervistati – il 45% per la precisione – prevede un aumento degli ordini dall’estero, mentre il 50% propende per la stazionarietà. Andamento che quasi si ribalta nelle aspettative riferite al mercato domestico: nessuno degli imprenditori e dei manager intervistati ha voluto sbilanciarsi preannunciando una crescita

ACIMALL INDICE ORDINI III-2014Diffusi da Acimall i dati dell’indagine congiunturale riferita al terzo trimestre 2014 relativi all’andamento del mercato delle macchine e tecnologie di lavorazione  del legno, indagine che  mette in chiara evidenza un discreto aumento degli ordini. Sempre improntata all’incertezza, le aspettative formulate dagli operatori per quanto i risultati conseguiti nelle diverse aree del mondo portano a una situazione sostanzialmente positiva ( + 11,8%) rispetto al trimestre precedente. Più in particolare si è posto l’accento sulla crescita di alcuni mercati (Stati Uniti e Australia primi fra tutti) che sembra riuscire a compensare la difficile situazione in Russia e nei Paesi vicini.  Pure dal mercato interno arriva un segnale positivo , tuttavia il rimbalzo della domanda ( + 9%) non sembra essere stato tale da alimentare una conseguente sensibile crescita delle aspettative. In leggera contrazione il portafoglio ordini( si è passati da a 2,6 mesi  dai 2,9 nel periodo aprile-giugno) mentre si segnala una live crescita dell’andamento dei prezzi  (+1,3% dal + 0,8 di fine giugno).  L’indagine qualitativa rivela che il 25% degli intervistati indica un trend della produzione positivo, il 50% stabile ed il rimante 25% in calo (era l’11 per cento nei tre mesi precedenti). L’occupazione viene considerata stazionaria dal 90% del campione (era l’84 per cento nella precedente trimestrale) e in crescita dal restante 10%, mentre le giacenze risultano essere stabili per il 75% del campione de in aumento per il 10%. Nel breve periodo poco meno della metà degli intervistati – il 45% per la precisione – prevede un aumento degli ordini dall’estero, mentre il 50% propende per la stazionarietà. Andamento che quasi si ribalta nelle aspettative riferite al mercato domestico: nessuno degli imprenditori e dei manager intervistati ha voluto sbilanciarsi e preannunciare una crescita! “Possiamo dire che la tecnologia italiana per il legno e i suoi derivati è ancora in area positiva – ha commentato il direttore di Acimall Dario Corbetta. – Risulta però sempre molto difficile accettare che il mercato interno sia così poco propenso agli investimenti, una “insoddisfazione” che vede però i più attivi, innovativi e propositivi ampliare in modo sostanziale la propria quota di mercato all’estero, a prezzo di un impegno forte e di investimenti continui. A questo riguardo auspichiamo che il piano straordinario a sostegno delle esportazioni, messo a punto dal Ministero dello sviluppo economico, riceva al più presto le risorse necessarie per poter finalmente essere operativo”.

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