Confcommercio, sparite 260 imprese al giorno in dieci mesi nel settore terziario

Le punte più elevate di cessazioni tra gli esercenti al dettaglio non alimentare (-19.209) in particolare tra gli “altri negozi specializzati”, "mobili" e "ferramenta"

Oss confSecondo l’ultimo numero dell’Osservatorio rilasciato sulla demografia delle imprese realizzato dall’Ufficio Studi Confcommercio, sono sempre più numerose le imprese del terziario di mercato che cessano l’attività rispetto alle nuove iscrizioni. Nei primi dieci mesi del 2014, infatti, il saldo tra aperture e chiusure è negativo di quasi 78mila unità e in leggero aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-76.489); Oss confcommercio 1saldi negativi e in peggioramento si rilevano anche nei singoli comparti con punte più elevate nel commercio al dettaglio non alimentare (-19.209) in particolare negli “altri  negozi specializzati ( -5268)”, seguono “abbigliamento” (4.867) , “mobili” (1480), “edicole e librerie” (1472) e “ferramenta” (1.109) . Solo il commercio ambulante rispetto al 2013 registra una crescita del numero di imprese presentando un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni pari ad oltre 1.600 unità. Nel Mezzogiorno la riduzione più consistente . Alla base di queste dinamiche negative, il protrarsi della recessione e la crisi dei consumi delle famiglie i cui effetti si sono esplicati indistintamente sull’intero territorio nazionale con saldi negativi in tutte le regioni e una riduzione particolarmente consistente al Sud.Oss confcommercio 2

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