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Rimadesio chiude il bilancio 2014 con una crescita dei ricavi superiore al 6% trainata dall’export

Risultato ottenuto sia da un incremento dalle vendite sul mercato nazionale (oltre il 5%) sia da un più consistente aumento delle esportazioni (+ 7,5%), esportazioni che oramai alimentano stabilmente oltre il 50% del fatturato. In crescita pure gli occupati

 RimadesioStando a quanto comunicato, Rimadesio ha chiuso l’esercizio 2014 con ricavi pari a 31,4 milioni di euro, in crescita di quasi il 6,5% rispetto ai 29,6 milioni di Euro del 2013. Risultato ottenuto sia da un incremento dalle vendite sul mercato nazionale (oltre il 5%) sia da un più consistente aumento delle esportazioni (+ 7,5%), esportazioni che oramai alimentano stabilmente oltre il 50% del fatturato aziendale. Da rimarcare gli incrementi soprattutto del Nord America con gli Stati Uniti e il Canada: “In questi due Paesi –  avrebbe sottolineato l’azienda – l’attività della controllata WNC inc. ha consentito di implementare in modo capillare negli ultimi anni la presenza del marchio Rimadesio in America, anche attraverso una serie di aperture monomarca, come New York nel maggio 2014 e Los Angeles agli inizi del 2015″. Inaugurato a febbraio il nuovo shop (nell’immagine a destra) è caratterizzato da due vetrine a doppia altezza che si affacciano su Beverly Boulevard. Rimadesio_Los Angeles_01All’interno, 200 metri quadrati di showroom accolgono la collezione Rimadesio dalle porte scorrevoli ai sistemi giorni, dallo storage system Cover ai sistemi notte, alle soluzioni per l’office. Trend positivo anche sul fronte occupazionale con otto nuove assunzioni a tempo indeterminato, sia nel reparti produttivi sia nel commerciale, dato curioso, cinque dei quali sono under 25, confermando l’attitudine di Rimadesio ad investire sui molto giovani. Cresciute anche le ore destinate alla produzione, incrementate di oltre il 6% rispetto al 2013. Tutti numeri che hanno allontanato assolutamente il ricorso alla Cassa Integrazione. Dati di assoluto rilievo se confrontati con quelli globali dell’economia italiana, dove il numero dei disoccupati è in crescita dell’8,3% (fonte Istat novembre 2014), e con quelli del macrosettore Legno Arredo dove nell’ultimo esercizio si è avuto una perdita di circa 3.800 posti di lavoro (fonte FederLegno Arredo).

 

 

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