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Efficienza energetica negli edifici: tre nuovi decreti in arrivo. Dal 2019 (forse) si cambia

I decreti dovrebbero portare anche alla chiusura delle procedure di infrazioni aperte a febbraio nei confronti dell'Italia anche per la incompleta applicazione della Direttiva 2012/27 sull'efficienza energetica. Non a caso il primo decreto è volto alla definizione delle nuove modalità di calcolo della prestazione energetica

3 decreti efficienzaCon la firma del Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi e dei Ministri Delrio, Galletti, Lorenzin, Madia e Pinotti, acquisite le valutazioni e le intese della Conferenza Unificata, il Ministero dello Sviluppo Economico ha ufficializzato oggi l’avvenuto passaggio per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di tre importanti provvedimenti che completano il quadro normativo in materia di efficienza energetica negli edifici approvati nei giorni . Il primo decreto è volto alla definizione delle nuove modalitĂ  di calcolo della prestazione energetica e i nuovi requisiti minimi di efficienza per i nuovi edifici e quelli sottoposti a ristrutturazione. Provvedimento che nel caso in cui sarĂ  trasformato in legge senza subire variazioni da parte delle Regioni ( che hanno potestĂ  in materia) e semprechĂ© non intervengano nuovi e piĂą precisi indirizzi da parte dell’Ue ( è in corso la revisione della direttiva), dal 2019 interviene pure sui valori di trasmittanza dei serramenti ammessi a seconda della zona climatica.  Il secondo decreto adegua gli schemi di relazione tecnica di progetto al nuovo quadro normativo, in funzione delle diverse tipologie di opere: nuove costruzioni, ristrutturazioni importanti, riqualificazioni energetiche. Con il terzo decreto, sono state aggiornate infine le linee guida per la certificazione della prestazione energetica degli edifici (APE). Il nuovo modello di APE sarĂ  valido su tutto il territorio nazionale e, insieme ad un nuovo schema di annuncio commerciale e al database nazionale dei certificati energetici (SIAPE), offrirĂ  al cittadino, alle Amministrazioni e agli operatori maggiori informazioni riguardo l’efficienza dell’edificio e degli impianti, consentendo un piĂą facile confronto della qualitĂ  energetica di unitĂ  immobiliari differenti e orientando il mercato verso edifici con migliore qualitĂ  energetica. Con l’emanazione di questi provvedimenti si compie un passo importante verso l’incremento degli edifici ad energia quasi zero. Infatti, a partire dal 1 gennaio 2021 i nuovi edifici e quelli sottoposti a ristrutturazioni significative dovranno essere realizzati in modo tale da ridurre al minimo i consumi energetici coprendoli in buona parte con l’uso delle fonti rinnovabili. Per gli edifici pubblici tale scadenza è anticipata al 1 gennaio 2019. I tre provvedimenti, che saranno pubblicati a breve in Gazzetta Ufficiale, entreranno in vigore il 1 ottobre 2015 e consentiranno così all’Italia di mettersi in linea anche con la direttiva Direttiva 2012/27 sull’efficienza energetica per la quale, ricordiamo, la commissione Ue aveva aperto il 26 febbraio  una nuova procedura di infrazione  (numero 2014_0368)  per incompleto recepimento. Numero di procedure d’infrazione a carico del nostro Paese salito a metĂ  giugno a 98 casi, di cui 75 per violazione del diritto dell’Unione e 23 per mancato recepimento di direttive.

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