normativa

Da oggi DURC solo on line. Operativa semplificazione verifica regolarità contributiva

Gia segnalato dalla Cgia di Mestre il pericolo legato alla facilità di contraffazione. Contrafazione che secondo le denunce pervenute a Cgia riguardano imprese soprattutto con titolari stranieri (ma non solo) in prevalenza appartenenti ai settori edilizia e trasporti

DurcL’ANAC e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali rendono noto che, a decorrere da oggi 1° luglio, la verifica della regolarità contributiva ai fini dalla partecipazione alle procedure di affidamento delle concessioni e degli appalti, ai sensi dell’art. 38, d.lgs. n. 163/2006, non potrà più avvenire attraverso il sistema AVCpass, ma esclusivamente attraverso la nuova procedura di acquisizione del DURC nelle modalità previste dal decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 30 gennaio 2015 (G.U. n. 125 del 1 giugno 2015), così come specificate dallo stesso Ministero con circ. n. 19/2015. Nel comunicato diramato dall’Anticorruzione si ricorda che la nuova preceduta è stata introdotta in ragione dell’espressa previsione di legge secondo la quale la nuova modalità di acquisizione del DURC “assolve all’obbligo di verificare la sussistenza del requisito di ordine generale di cui all’articolo 38, comma 1, lettera i) del d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163, presso la Banca dati nazionale dei contratti pubblici” istituita presso l’Autorità Nazionale Anticorruzione (art. 4, comma 3, D.L. n. 34/2014).”  A partire da oggi quindi  le imprese potranno accedere all’archivio degli Istituti e delle Casse edili per ottenere un DURC in formato .pdf in tempo reale da stampare in azienda. Qualora siano riscontrate carenze contributive, entro 72 ore verranno comunicate all’interessato le cause dell’irregolarità e saranno poi sufficienti pochissimi giorni per regolarizzare la propria posizione ed ottenere il certificato.  Semplificazione che potrebbe generare un problema derivato dalla facile produzione di contraffazioni come segnalato da Paolo Zabeo,  coordinatore della Cgia di Mestre,  in un’audizione alla Camera “Abbiamo ricevuto un centinaio di segnalazioni. Diverse aziende presentano Durc falsi e non pagando i contributi riescono a strappare commesse a prezzi stracciati“. La falsificazione dei Durc che, secondo le denunce alla Cgia di Mestre, riguarda imprese soprattutto con titolari stranieri (ma non solo) e in particolare nei settori edilizia e trasporti.

 

 

 

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