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Primo accorpamento tra Camere di Commercio. Venezia e Rovigo si fondono in un solo ente

In nuovo ente nasce dall'unione delle C.C.I.A.A. di Venezia e Rovigo, realizzando così il primo procedimento di fusione in Italia di due enti camerali, attuato dalla Regione in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico

Giuseppe FeldatoCon l’insediamento del nuovo Consiglio e la nomina di Giuseppe Fedalto (nell’immagine) alla presidenza ha preso oggi ufficialmente il via la Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Venezia, Rovigo – Delta lagunare, che accorpa in un nuovo ente le C.C.I.A.A. di Venezia e Rovigo, realizzando così il primo procedimento di fusione in Italia di due enti camerali, attuato dalla Regione Veneto in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico. Il percorso, iniziato volontariamente dai due enti camerali a luglio del 2014, condiviso con la Regione e con il Ministero,  anticipa di fatto, in un ottica di contenimento di spesa, la  riforma del sistema camerale che porterà verosimilmente alla riduzione, mediante accorpamento, delle 105 Camere di commercio italiane a circa la metà. “In un momento in cui si comincia appena ad intravedere qualche spiraglio di luce per l’economia del nostro territorio –  ha commenta il presidente della Regione Luca Zaia fare squadra diventa un fattore strategico. Questa fusione dimostra la capacità di guardare avanti e preparare il terreno per favorire meglio la ripresa”.“Operazioni come questa –  ha aggiunto Zaia – contribuiscono ad aumentare la massa critica e dare forze alle imprese che sono il patrimonio di questa regione. Sono sempre stato favorevole alla creazione di sinergie. Per questo sostengo da tempo che anche i comuni dovrebbero ricorrere maggiormente ai processi di accorpamento, proprio per dare impulso alla funzionalità degli enti e ottimizzare le spese a fronte dei continui tagli delle risorse alle autonomie locali”. L’accorpamento è direttamente legato dimezzamento del diritto camerale deciso a dal governo Renzi  in vigore da  gennaio. Misura dalla quale UNIONCAMERE Veneto e la Cgia di Mestre hanno calcolato derivare un risparmio medio per singola azienda di 5,2 euro al mese (63 euro anno) a fronte di 2,5 miliardi di effetto recessivo per l’economia italiana. Mancati introiti che pesando in modo molto accentuato sui bilancio delle Camere di Commercio spingono verso la loro riduzione numerica

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