mercato

Si torna a fare “impresa”:+ 38mila nel 2° trimestre. Forte frenata di fallimenti e concordati nelle costruzioni

Con riferimento all'andamento generale dei fallimenti va tuttavia segnalato che non coinvolge tutte le regioni. Infatti, la contrazione ha riguardato 13 regioni su 20, altre due regioni (Lazio e Umbria) hanno confermato il dato 2014 e ancora in cinque casi regioni (Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige Friuli-Venezia Giulia, Molise e Calabria) si è registrato un aumento aumenti rispetto allo scorso anno.

Unioncamere luglio 1Tendenza che finalmente punta ad un promettente rialzo quello relativo all’anagrafe delle imprese italiane. Stando alla rilevazione sul secondo trimestre del 2015 realizzata da InfoCamere sulla base dei dati del Registro delle imprese e diffusi oggi da Unioncamere, rispetto allo stesso periodo del 2014, tra aprile e giugno di quest’anno gli indicatori sulla vitalità del sistema imprenditoriale segnalano una ripresa delle iscrizioni ed una ulteriore, seppur contenuta, contrazione delle cessazioni riportando il saldo sui livelli di 5 anni fa. Al bilancio anagrafico del trimestre si aggiunge poi una significativa frenata nell’apertura di fallimenti e concordati preventivi, consegnando un quadro complessivo definito “moderatamente incoraggiante sullo stato di salute del sistema imprenditoriale nazionale“. In termini numerici, il trimestre primaverile ha visto nascere oltre 97.000 nuove attività e ne ha certificato la chiusura di poco meno di 60.000, con il risultato di un saldo positivo pari prossimo alle 38.000 imprese in più rispetto alla fine dello scorso mese di marzo, il migliore degli ultimi quattro anni.  Nel 2° trimestre, tutti i settori hanno fatto segnare saldi positivi dello stock con in testa il “Commercio” (+10.274), ma dato ancor più importante sono gli incoraggianti segnali rilevati in merito alle crisi d’impresa. Le aperture di nuove procedure fallimentari si sono infatti fermate al valore di 3.654, il 9,6% in meno dello stesso trimestre del 2014,  dato che diventa a due cifre (-14%) se riferito al comparto delle costruzioni, mentre quelle relativo ai concordati preventivi presenta una frenata ancor più consistente: – 22%.  Con riferimento all’andamento generale dei fallimenti va tuttavia segnalato che il miglioramento non coinvolge tutte le regioni. Infatti, la diminuzione di Unioncamere luglio 2fallimenti e concordati ha riguardato 13 regioni su 20, altre due regioni (Lazio e Umbria) hanno confermato il dato 2014 e ancora in cinque regioni  (Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige Friuli-Venezia Giulia, Molise e Calabria) si è registrato un aumento rispetto allo scorso anno.

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome