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Verso il parco Tecnologico di Bolzano. Termofisica edificio tra gli ambiti prioritari

Comune denominatore tra tutte le ricerche svolte nei laboratori sarà la sostenibilità ambientale

unibz_Labs_Günther Mathá_Stefan Pan_Walter Lorenz_Arno Kompatscher_Konrad Bergmeister_Stefano CescoUna ricerca all’avanguardia e che favorisca la crescita della competitività territoriale puntando sulla valorizzazione delle specificità locali. Questo l’orizzonte degli obiettivi della Libera Università di Bolzano che ieri ha inaugurato quattro nuovi laboratori e ha rinnovato la strumentazione di altri due già esistenti. Dalla fine dei lavori, in maggio, ad oggi, i ricercatori unibz hanno potuto cominciare a lavorare con i nuovi strumenti acquistati per i quattro nuovi laboratori, inaugurati ieri ( tra cui quello denominato, “Produzione energetica” (suddiviso in Bioenergy Lab e Biofuels Lab)– e per quelli di “Ingegneria per le Innovazioni Agro-Forestali” e “Termofisica dell’edificio”. Sono questi anche gli  ambiti di ricerca su cui si concentrerà l’università altoatesina negli anni a venire. Il comune denominatore tra tutte le ricerche svolte nei laboratori sarà la sostenibilità ambientale. L’Alto Adige è una regione che deve gran parte della sua fortuna alla bellezza dell’ambiente e all’efficacia con cui gestisce le sue risorse naturali. La ricerca in unibz ha quindi, tra le altre cose, il fine ultimo di permettere un migliore e minore utilizzo delle risorse ambientali. “Consideriamo il passaggio odierno da 12 a 16 laboratori, in qualche modo, il primo mattone del Parco tecnologico – ha spiegato il direttore di unibz, Günther Mathá – i lavori sono stati eseguiti senza intoppi, rispettando i tempi che ci eravamo dati. Si tratta di un ottimo esempio di sinergia tra pubblico e privato e pensiamo che questa sia la strada su bisogna muoversi anche in futuro”. Quando il Parco tecnologico a Bolzano Sud sarà terminato, la strumentazione ospitata nei nuovi laboratori vi verrà trasferita e questi saranno utilizzati per fini didattici dalla Facoltà di Scienze e Tecnologie. Il presidente, il prof. Konrad Bergmeister ha sottolineato la crescita quantitativa e qualitativa della ricerca:“stiamo lavorando -ha dichiarato – per attirare promettenti giovani ricercatori in Alto Adige. Questa selezione, assieme alla costruzione di laboratori dotati delle più moderne tecnologie, sono la conditio sine qua non affinché possiamo garantire all’economia del territorio il sostegno scientifico necessario per competere sul mercato europeo e internazionale”.

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