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Titoli “cabriolet” più che dimezzati in 3 anni. Protesti in calo del 19 % rispetto al 2014

Nello stesso periodo le cambiali protestate risultano essere calate del 18%. In termini economici, il valore delle cambiali protestate diminuisce di oltre 135 milioni di euro, quello degli assegni di oltre 95 milioni.

Unioncamere effetti quantitàStando ai dati raccolti dalle Camere di Commercio ed elaborati da InfoCamere e diffusi oggi da Unioncamere tra il I° semestre 2012 ed 1° semestre 2015, i titoli “cabriolet” si sarebbero ridotti del 57% in termini di numero e del 63% in termini di valore, accentuando una discesa che ha caratterizzato anche l’andamento delle cambiali, in diminuzione, nello stesso periodo, del 37% in termini di numero e del 51% in termini di valore. Fra gennaio e giugno 2015, in particolare, le occasioni in cui un cittadino o un’impresa si sono visti costretti a ricorrere ad un pubblico ufficiale per notificare il mancato pagamento di un assegno hanno toccato quota 388.305, per un valore complessivo di quasi 714 milioni di euro. L’81% dei “pagherò” è rappresentato da cambiali (315.283), mentre gli assegni costituiscono il 18% (70.218). Rispetto al primo semestre 2014, si registrano quasi 90mila effetti levati in meno (-19%) e una riduzione del monte complessivo superiore ai 233 milioni di Euro (-25%). Nell’ultimo anno, a ridursi un po’ di più risulta essere il numero degli assegni (-21%), mentre le cambiali calano del 18%. In termini Unioncamere effetti valore.jpgeconomici, il valore delle cambiali protestate diminuisce di oltre 135 milioni di euro, quello degli assegni di oltre 95 milioni. L’analisi territoriale mostra come la frenata più vistosa degli effetti protestati tra il I semestre 2014 e il I semestre 2015 si sia registrata in Valle d’Aosta (-48,77%); seguono Umbria (-28,66%) e Calabria (-23,40%). In termini monetari lo stop più evidente è però quello fatto registrare dalla Liguria (-61,54%) che distanzia di alcuni punti percentuali il dimezzamento dei “pagherò” valdostani (-51,17% rispetto al 2014). Tra le province, se le grandi città come Roma, Milano, Napoli e Salerno guidano la classifica per numero di titoli protestati, in termini di importi levati salgono ai vertici della graduatoria Sondrio, Treviso, Pesaro e Urbino, in cui in media i “pagherò” superano i 3.000 Euro. All’altro capo della classifica i residenti di Trieste, Verbania (con importi medi di circa 800 Euro) e Biella (911).

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