Dallo scorso venerdì 9 ottobre e fino al 1 novembre lo Spazio Folli 50.0 a Milano ospita la mostra “Il grande gioco dell’industria. 50 + 1 oggetti che hanno fatto la storia dell’impresa italiana”. Una mostra iconografica, organizzata da Francesca Molteni, dedicata agli oggetti che raccontano il made in Italy e contemporaneamente la storia della società italiana. Un racconto di 50 oggetti, che hanno plasmato l’immaginario collettivo, segnato un progresso tecnologico e accompagnato la nostra vita quotidiana così da diventare icone riconosciute. Un racconto che narra la storia di cinquanta oggetti scelti dalle collezioni degli archivi e dei musei associati a Museimpresa (che include i musei e gli archivi dei principali marchi italiani) , con la collaborazione dei loro curatori. Il cinquantunesimo, la spoletta volante, rappresenta l’“anno zero” della storia. Una caratteristica li accomuna: sono figli dell’industria, di grandi visioni o di piccoli traguardi, hanno plasmato l’immaginario collettivo, segnato un progresso tecnologico, accompagnano la nostra vita quotidiana. Raccontano una storia d’impresa, il made in Italy, ma anche la storia della cultura e della società italiana. E soprattutto sono per tutti, perché sono nati per arrivare dovunque. Vederli riuniti, permette di comprendere la grandezza dell’ingegno umano, la creatività e la passione dietro piccole e grandi invenzioni. La mostra si sviluppa come una grande linea del tempo, che intreccia la storia, la comunicazione, il progetto, le innovazioni tecnologiche e di prodotto che hanno fatto di quell’oggetto un’icona. La visita si snoda in un percorso formato da grandi pannelli di legno che raccontano con immagini e testi la storia dell’industria italiana. Il percorso è affiancato da alcuni oggetti che completano la cronologia dalla Rivoluzione industriale ad oggi. Come suo oggetto iconografico Fapim, associata a Museimpresa con il suo Fapim Museum inaugurato lo scorso anno, ha scelto la cerniera Loira, progettata nel 1989 e per vent’anni prodotto di punta dell’azienda di Altopascio, che con questo prodotto si è aperta ai mercati esteri.