certificazione energetica

Energia: online il portale ENEA per l’invio delle diagnosi energetiche delle imprese

Ricordiamo che per non incorrere nelle sanzioni previste dall’art. 16 del Dlgs. 102/2014, le imprese obbligate a provvedere all’audit energetico avrebbero dovuto concludere la diagnosi dei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale entro il 5 dicembre 2015

Audit ENEADovrebbero ammontare a circa 30.000 le diagnosi energetiche che confluiranno nel portale AUDIT 102, realizzato reso disponibile online da ENEA per l’invio della documentazione, previa registrazione elettronica da parte dei soggetti interessati. Attivazione che ha comportato la concomitante chiusura della precedente  casella di posta elettronica. Ricordiamo che per non incorrere nelle sanzioni previste dall’art. 16 del Dlgs. 102/2014, le imprese obbligate a provvedere all’audit energetico avrebbero dovuto concludere la diagnosi dei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale entro il 5 dicembre 2015 (e successivamente ogni 4 anni), avvalendosi di società di servizi energetici, auditor energetici o dell’ISPRA. Effettuato l’audit energetico, la relativa documentazione va obbligatoriamente inviata entro il 22 dicembre 2015 all’ENEA, che ha il compito istituzionale di effettuare i controlli sulla conformità delle diagnosi stesse alle prescrizioni del decreto. “Il percorso che abbiamo iniziato da tempo con il Ministero delle Sviluppo Economico e le imprese obbligate ha dato, fino a questo momento, ottimi risultati che sono stati riconosciuti pubblicamente sia dalle imprese stesse che dalle associazioni di categoria”,  ha commentato Roberto Moneta, responsabile Unità Tecnica per l’Efficienza Energetica dell’ENEA. “Tale percorso –  ha continuato – potrà condurre a due risultati molto significativi. Da un lato la sensibilizzazione delle aziende obbligate che, sulla scorta delle diagnosi eseguite, potranno decidere di realizzare interventi di miglioramento della performance energetica dei processi produttivi, ottenendone risultati sia dal punto di vista della competitività dei propri prodotti sul mercato che della riduzione delle emissioni in atmosfera. Dall’altro, i nostri policy maker avranno a disposizione un quadro completo della situazione attuale dei vari comparti produttivi necessario per strutturare e focalizzare meglio le politiche di regolazione ed incentivazione all’efficienza energetica per il settore”.

 

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