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Macchine italiane lavorazione del legno: preconsuntivi 2015 e indici 2016 positivi

L’analisi elaborata dall’Ufficio studi della associazione confindustriale che raccoglie le più importanti imprese nazionali del settore traccia un ritratto del mercato sia internazionale che nazionale dalle tinte più luminose di quanto si aspettavano molti operati

Acimall dicembreContinuano ad essere positivi i per il settore delle tecnologie per la lavorazione del legno ed i suoi derivati: i dati a preconsuntivo elaborati da Acimall per l’anno che sta per concludersi parlano chiaro e mostrano un rotondo segno positivo per tutti i principali indicatori. L’analisi elaborata dall’Ufficio studi della associazione confindustriale che raccoglie le più importanti imprese nazionali del settore propone un ritratto dalle tinte più luminose di quanto molti si aspettassero. E più che in passato viene espressa soddisfazione pure per l’andamento mercato interno, una voce che secondo Acimall ” potrebbe riservare ancora più importanti “sorprese” nel 2016”. Ricordando che si tratta di dati che potrebbero subire qualche ritocco in sede di consuntivo i numeri rilevati indicano per la produzione un valore salito a 1.790 milioni di Euro, il 7,2% in più rispetto ai 1.669 del 2014, anno in cui era già stato messo a segno un buon 8,6 % rispetto all’anno precedente. Le esportazioni rimangono il punto di forza della tecnologia italiana: nel 2015 risultano essere cresciute del 6,8% rispetto al 2014, anno in cui si era registrato un aumento del 5,7%rispetto al 2013. Le importazioni – per i quali viene indicato poco meno del 25% del totale degli investimenti in tecnologie per il legno in Italia – si attesterebbero intorno ai 152 miliardi di Euro, ben il 22,5% in più rispetto ai 124 miliardi del 2014. Benché inferiore, nel complesso la bilancia commerciale (arrivata a toccare i 1.188 milioni di Euro) segnerebbe comunque un rotondo 5% in più rispetto al 2014. Buono viene segnalato pure l’andamento del mercato interno, che superando i 450 milioni di euro segna un robusto + 8,7% viene interpretato come un sintomatico indicatore della validità degli incentivi governativi agli investimenti e di un “sentiment” delle imprese generalmente più positivo, tale da indurre a decidere per nuovi investimenti nel rinnovamento o nel potenziamento dei propri strumenti di produzione. “Anche se lo scenario generale è decisamente più roseo che in passato, voler predire il futuro in questa fase economica e politica internazionale è ancora un azzardo”, ha commentato Dario Corbetta, direttore dell’associazione, ribadendo la tradizionale attenzione dell’ufficio studi alla concretezza dei dati. “Ciò non toglie che esistano alcuni elementi concreti che ci permettono di indicare una linea di tendenza molto precisa. Dando per scontato il successo che le nostre imprese continueranno ad avere nei tanti mercati del mondo dove la nostra tecnologia è sinonimo di eccellenza, nel corso del prossimo anno ci attendiamo soprattutto un aumento degli investimenti nel mercato interno. Due i fattori che ci inducono a essere ottimisti: innanzitutto il provvedimento governativo che permetterà alle aziende di “portare a bilancio” un ammortamento pari al 140% del valore del bene acquistato, deduzione che dovrà essere ripartita in modo lineare sulla intera vita utile del bene. A ciò si aggiunge l’estensione del “bonus mobili” al 50% per l’acquisto di arredi da parte delle coppie “under 35”, questa volta slegato dal vincolo delle ristrutturazioni. Nel 2014 un incentivo analogo – ha concluso Corbettaha portato ad acquisti di mobili per oltre 836 milioni di Euro, una domanda che ha certamente avviato un volano estremamente positivo”. Per il 2016 si stima infatti una crescita per il settore delle tecnologie italiane per il legno che potrebbe attestarsi fra il 5 e il 10%, una prospettiva indubbiamente incoraggiante per un settore che conta 9mila addetti e 270 aziende, di cui 180 associate ad Acimall, che rappresentano il 18% della produzione mondiale.

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