I condòmini beneficiari degli incentivi il cui reddito rientra nella no tax area (reddito annuo inferiore a circa 8 mila euro) avranno la possibilità di cedere le proprie detrazioni non solo ai fornitori o ad altri soggetti privati, ma anche a banche ed intermediari finanziari. Possibilità limitata però ai soli interventi di efficientemente energetico delle parti comuni condominiali (non quelli per la riduzione del rischio sismico); possibilità che si va dunque ad aggiungere alla nuova modalità di cessione riservata a tutti i beneficiari del cosiddetto ecobonus per condomini che, ricordiamo, non può essere rivolta ai soggetti finanziari. Come segnalato nei giorni scorsi , proprio quest’ultima fondamentale possibilità ha corso il serio rischio di essere cancellata se fosse stato approvato l’emendamento che inizialmente era stato presentato in Commissione Bilancio a seguito della discussione sulla “manovra correttiva” richiesta dalla UE. Emendamento poi profondamente rivisto ed approvato nella nuova versione dalla Commissione il cui testo non limita più ai soli incapienti la possibilità di cessione degli incentivi disposti dalla Legge di Bilancio (fino al 75% per la riqualificazione energetica e all’85% per gli interventi di miglioramento sismico) ma ne agevola ulteriormente la fruibilità prevedendo pure, ma solo per i condòmini il cui reddito rientra nella no tax area, la possibilità di cessione del credito spettante pure agli istituti di credito ed a società finanziarie. Il provvedimento approvata ieri viene giudicato un po’ macchinoso perché inevitabilmente suddivide i condòmini in due categorie distinte per le quali valgono regole diverse e che richiederanno soluzioni operative differenziate. “Il sistema presenta ancora margini di miglioramento che noi continueremo a promuovere e che potrebbero ancora essere adottati, soprattutto per indirizzare le scelte dei condòmini verso i modelli di riqualificazione più integrati e profondi”, ha dichiarato Virginio Trivella, coordinatore del Comitato tecnico scientifico di Rete IRENE artefice di una tambureggiante campagna di sensibilizzazione in merito. “Abbiamo presentato una serie articolata di suggerimenti, ma si deve riconoscere che la modifica approvata rappresenta una novità importante: l’incrinazione del tabù della cessione alle banche, sia pure in misura limitata ai soli beneficiari appartenenti alla no tax area e per un limitato tipo di interventi, che però sono quelli che i condomini fanno più fatica a deliberare”. “Quello compiuto dalla Commissione Bilancio è un passo giusto verso un sistema di incentivazione equo ed efficace, utile per innescare l’avvio della trasformazione del patrimonio immobiliare costruito e di dare una risposta seria ai problemi dello spreco di energia e delle emissioni inquinanti e climalteranti” ha dichiarato Manuel Castoldi, presidente di Rete IRENE “Attendiamo fiduciosi il passaggio in Aula e, subito dopo, il provvedimento dell’Agenzia delle entrate necessario per sbloccare le iniziative.”