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Edilizia Off-Site la chiave per uscire dalla crisi? A REbuild 2017 diversi casi …Convincenti

Focchi SpA e Impresa Percassi SpA hanno portato la loro esperienza dimostrando attraverso casi concreti le potenzialità per l’edilizia italiana. L’edilizia off-site rappresenta anche una frontiera che interessa un’ampia varietà di tecniche di costruzione e di processi produttivi, oltre ad aprire a nuovi business model e a cambiare relazioni e ruoli tra gli attori della filiera edilizia

Come annunciato, l’edilizia off-site è stata al centro della prima giornata di REbuild. La produzione che si sposta in fabbrica ottimizzando tempi, co sti, risultati. La prefabbricazione che ibrida industria e manifattura, che ha ritmi industriali e risultati sartoriali, che si declina sul nuovo e sull’esistente, è la soluzione per far uscire il settore dallo stallo in cui si trova ormai da anni. Cero è che stando alle presentazioni sviluppate nel corso della 1 giornata di lavori sembra effettivamente essere la chiave per rigenerare la città, per intervenire sia sulle case che sugli edifici di grandi dimensioni come i condomini. I primo a trattarne è stato Carlo Costa, direttore tecnico generale di Autostrada del Brennero che ha puntualizzato come la ripresa passa da un cambio nei sistemi lavorativi e, necessariamente, anche dall’inserimento di nuove tecnologie. Nuove tecnologie di cui Focchi SpA e Impresa Percassi SpA hanno portato la loro esperienza dimostrando attraverso casi concreti le potenzialità per l’edilizia italiana. L’edilizia off-site rappresenta anche una frontiera che interessa un’ampia varietà di tecniche di costruzione e di processi produttivi, oltre ad aprire a nuovi business model e a cambiare relazioni e ruoli tra gli attori della filiera edilizia. Lo dimostra ogni anno la ricerca della piattaforma Houzz, realizzata per accompagnare proprietari e professionisti nell’arredare o ristrutturare casa, che ha presentato in anteprima a REbuild i dati della sua nuova indagine. Installata all’esterno del Palazzi dei Congressi ad alimentare la rete pubblica e ad illuminare la lounge, realizzata da Mimosa Living è la Micro Smart Grid, voluta da Thomas Miorin: una piccola rete autonoma che usa fonti rinnovabili, dimostrazione di come lo stato della tecnologia, oggi, permetta di avere, a costi sostenibili e convenienti, un’autonomia energetica anche per edifici di dimensioni importati. Il focus degli intervento ora si sposterà su: salubrità e comfort con, tra gli ospiti, Giulio De Gregorio di Saint-Gobain Italia e Francesca Galeazzo, advanced building engineering di Arup.

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