azienda

Catas spa guarda al futuro. Dopo anni torna al Sicam e si apre alla stampa internazionale

Dopo diversi anni torna al Sicam di Pordenone, la rassegna dedicata ai semilavorati e alle forniture per l’industria del mobile che è oramai un punto cardinale delle mappe della filiera. Evento a cui affianca l’apertura alla stampa internazionale i propri laboratori

catas spaUn ritorno per noi strategico – aveva commentato Franco Bulian vicedirettore di Catas spa alla vigilia della rassegna Sicam di Pordenone che si è chiusa martedì scorso– in una stagione di profondo rinnovamento del nostro laboratorio, più attento che mai a un mercato che negli ultimi anni ha cambiato molti dei propri punti di riferimento e in uno scenario normativo articolato e complesso. Da qui la nostra scelta di tornare in questa fiera e di essere parte attiva di questo luogo di incontro, di confronto e di approfondimento, ben sapendo di trovare nei tanti espositori e visitatori attesi quello che possiamo definire il nostro pubblico”. Nello stand di Catas, al padiglione 4, per tutta la durata della fiera sono state presentate agli operatori arrivati a Pordenone le prove e i servizi offerti dal laboratorio friulano, oggi il più grande istituto italiano ed europeo nel settore del legno e dell’arredo. La presenza a Sicam è stata anche una preziosa occasione per incontrare la stampa internazionale di settore nel corso di una conferenza stampa e di una serata conviviale organizzata nei laboratori di San Giovanni al Natisone, una opportunità per illustrare compiutamente che cosa è Catas spa oggi, quali sono i progetti per il futuro e dimostrare su cosa si fonda la sua autorevolezza a livello internazionale. A fare gli onori di casa il direttore dell’istituto, Andrea Giavon, che ha avuto modo di delineare brevemente la storia di Catas e quella che da quasi cinquant’anni è la sua missione, ovvero essere al servizio di una industria del legno e del mobile sempre più moderna e innovativa, che si confronta quotidianamente con norme e regolamenti che stabiliscono oggettivamente concetti preziosi per il consumatore finali, quali “sicurezza” o “qualità”. “Nato nel 1969 – ha raccontato Giavonsu iniziativa della Camera di Commercio di Udine a supporto al tessuto economico del “Distretto della sedia”, Catas è oggi un centro di competenza a livello internazionale, forte di un fatturato che supera i 6 milioni di euro, oltre 10mila metri quadrati di laboratori, 50 tecnici altamente specializzati, due sedi, un ricchissimo catalogo di test, oltre 43mila prove effettuate ogni anno per duemila clienti in tutto il mondo, di cui ben il 40 per cento stranieri, dalla Cina agli Stati Uniti”. Il direttore di Catas spa ha poi accennato al nuovo “laboratorio mobili”, una struttura di oltre 2.500 metri quadrati a cui si aggiungono altri 800 metri quadrati di magazzino, per un investimento complessivo che supera i 3 milioni di euro. “Un investimento che stiamo affrontando in piena autonomia e che ci permetterà di poter disporre di spazi più ampi e attrezzature ancora più moderne, oltre ad ambienti destinati a ospitare eventi di formazione per le imprese di settore e gli incontri degli organismi internazionali di normazione e certificazione di cui siamo parte attiva”, ha dichiarato. Il cantiere ha preso il via già nelle scorse settimane e si chiuderà entro il 2019: un’opera che permetterà di ampliare e potenziare ulteriormente il catalogo delle prove dedicate al mondo dell’arredamento ma anche l’attività di formazione, ricerca e certificazione che sono gli altri pilastri su cui si fonda saldamente l’istituto.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome