ecobonus 2018

Efficienza energetica: Italia verso penalizzazione dei serramenti, UE per aumento target al 40%

La Commissione Bilancio della Camera da il via libera al ripristino del 65% di detrazione anche nel 2018 per le caldaie piu prestazionali abbinate alle termovavole più moderne. Decisione che è sperabile possa essere definita in Parlamento pure per i serramenti così da scongiurare scenari che sfociano nell'assurdo. Nel frattempo il Parlamento UE approva una risoluzione per elevare dal 30 al 40% l'obiettivo, vincolante, di risparmio energetico al 2030

Mentre il Parlamento italiano sembra oramai apprestarsi a confermare definitivamente per il 2018 il taglio al 50% della detrazione prevista per la sostituzione dei serramenti, tipologia di intervento a cui si lega oltre il 40% del risparmio energetico ottenuto dagli interventi di efficentamento energetico degli edifici, il Parlamento UE ha approvato una risoluzione per accelerare la riduzione dei consumi energetici rispetto all’andamento tendenziale al 2030 elevandone il target previsto al 40% rispetto al 30% indicato dalla Commissione ( attualmente il target è del 27%), rendendo questo target legalmente vincolante. Contestualmente il Parlamento UE ha chiesto di portare il target sull’utilizzo delle fonti rinnovabili dal 27% al 35% del consumo finale lordo, ma senza prevedere target vincolanti a livello nazionale e introducendo un meccanismo di flessibilitĂ  (il 10% del target ma utilizzabile solo in circostanze eccezionali e limitate). Entrambe le risoluzioni dovranno ora passare per la plenaria del Parlamento a inizio 2018 per poi dare avvio al trilogo con la Commissione e il Consiglio europeo. Contesto UE che di fatto rende ancor meno comprensibile – nell’ambito degli interventi di efficientamento energetico degli edifici – la penalizzazione dei serramenti cosi come indicato dall’attuale testo il ddl Bilancio 2018. Testo che ora potrebbe arrivare a penalizzare indiscriminatamente la sola sostituzione dei serramenti.

Per caldaie classe A ripristinato 65%

Infatti, in merito a quanto indicato all’articolo 1 – comma 3, lettera a) del testo il ddl Bilancio 2018 , la Commissione Bilancio della Camera dei deputati ha approvato il solo emendamento che ripristina al 65% la detrazione per le caldaie “almeno pari alla classe A” dotate – contestualmente – di sistemi di termoregolazione evoluti (appartenenti alle classi V, VI oppure VIII). Riferimento alle prestazioni che rende ancora piĂą incompressibile il mantenimento di  chiusura “indiscriminata” nei confronti dei serramenti. “Apprezziamo questa decisione che assegna una maggiore premialitĂ  a prodotti piĂą performanti e, analogamente, per quanto deciso per le caldaie, chiediamo la stessa decisione per i serramenti piĂą performanti.” Ha immediatamente puntualizzato UNICMI in una nota precisando come: “… giĂ  oggi è possibile valutare un diverso apporto in termini di riduzione delle perdite energetiche sia per conduzione (trasmittanza termica) sia per ventilazione (permeabilitĂ  all’aria dei serramenti e dei giunti di installazione) fra diversi serramenti. Per premiare maggiormente i serramenti performanti e assegnare loro l’aliquota di detrazione al 65% sarebbe sufficiente stabilire limiti sulla permeabilitĂ  all’aria e richiedere la conformitĂ  dei giunti di installazione al requisito 5.3 della UNI 11673-1.”

Differenziare anche per i serramenti

Di qui la richiesta affinché “il Parlamento assegni differenti aliquote ai serramenti premiando con il 65% quelli che sono in grado di offrire un maggiore contributo al risparmio energetico, attraverso questo emendamento: “ai commi 1 e 2, dopo l’ultimo periodo è aggiunto il seguente: <La detrazione di cui al presente comma è ridotta al 50 per cento per le spese, sostenute dal 1° gennaio 2018, relative agli interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, mentre per interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi rispondenti ai limiti di permeabilità all’aria conformi ai requisiti della UNI 11173 e con i giunti di installazione conformi al requisito 5.3 della UNI 11673-1 la detrazione è mantenuta al 65 per cento>”

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