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Investimenti in costruzioni ancora negativi nel 2017 secondo ANCE: – 0,1% (decimo anno negativo)

Secondo le stime presentate gli investimenti in nuova edilizia abitativa sarebbero risultati ancora negativi (-0,7%), a fronte di un ulteriore aumento (+0,5%) degli investimenti per la riqualificazione del patrimonio abitativo giungendo così a rappresentare nel 2017 il 38% del valore complessivo degli investimenti

PInvestimenti in costruzioni . Presentazione a Roma dell'osservatorio Ance febbraio 2018resentato ieri alla stampa presso la sede Ance di Roma l’ Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni” febbraio 2018. Studio illustrato dal presidente dell’Ance, Gabriele Buia, dal vicepresidente Rudy Girardi e dal direttore del Centro Studi Ance, Flavio Monosilio, che per il 2017 stima complessivamente una ulteriore flessione ( lievissima ma pur sempre negativa) degli investimenti in costruzioni (0,1% in termini reali).

Vengono così smentite di fatto le ottimiste valutazioni formulate nell’autunno scorso che indicavo nel 2017 l’avvio delle ripresa anche per il mercato delle costruzioni. Invece lo 0,1% di ulteriore calo produttivo stimato dal centro Studi Ance si va ad aggiungere a quelli registrai nei 9 anni precedenti portando la perdita complessiva dall’inizio della crisi al 36,5% per un valore stimato di circa 60 miliardi di euro.

investimenti in costruzioni alimentati dalla riqualificazione

Rimandandovi ad uno dei prossimi numeri di “serramenti +design” ( disponibile solo in abbonamento) per i necessari approfondimenti declinati sulla filiera serramentistica lo scorso anno gli investimenti in nuova edilizia abitativa sarebbero risultati ancora negativi (-0,7%), a fronte di un ulteriore aumento (+0,5%) degli investimenti per la riqualificazione del patrimonio abitativo. Tipologia di intervento che è arrivata a rappresentare nel 2017 il 38% del valore degli investimenti in costruzioni. Risultato che deriva principalmente dalla proroga e potenziamento degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e l’efficienza energetica.

Nella variazione del 2017 non sono stati considerati gli effetti derivanti dal sismabonus ed ecobonus destinati ad interi edifici (condomini) poiché, trattandosi di interventi complessi e globali, necessitano di maggior tempo per essere avviati e dunque impattare sui livelli produttivi. Secondo Ance solo a partire dal 2018 si potranno prevedere i primi effetti di questo importantissimo “ strumento per la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare e per una riqualificazione diffusa sul territorio.

Strumento che sta alimentato aspettative decisamente elevate tant’è che l’associazione, in collaborazione con Deloitte, ha dichiarato di stare sviluppando una piattaforma dedicata attraverso la quale rendere possibile la cessione del credito fiscale derivante da interventi di messa in sicurezza sismica (sismabonus) ed efficientamento energetico (ecobonus). Secondo Ance questo strumento di scambio” permetterà alle famiglie di sostenere un costo ridotto, compreso tra il 15% ed il 25%, del valore totale dell’intervento e utilizzare i crediti fiscali relativi come strumento di pagamento degli interventi”.

stime decisamente positive per l’anno in corso

Diventa così questo l’anno che secondo Ance registrerà la tanto attesa inversione di tendenza. e stavolta difficilmente dovrà smentirsi. La previsione formulata per il 2018 è di un aumento dei livelli produttivi del +2,4% in termini reali, stima rivista a rialzo rispetto al +1,5% dell’Osservatorio di luglio scorso. Nuovo trend che deriverebbe dal prolungamento della crescita del comparto della riqualificazione del patrimonio abitativo, dall’importante e atteso cambio di segno nelle opere pubbliche – dopo oltre un decennio di forti cali – e da un auspicato recupero dei livelli produttivi nella nuova edilizia abitativa. 

A ciò si aggiunge la previsione di un ulteriore consolidamento consolidarsi della ripresa del comparto non residenziale privato che nel 2017 ha fatto segnare un promettente + 1,5% in termini reali a fronte di una ulteriore contrazione del 3%  registrata per quelli di natura pubblica. Come accennato poco sopra l’analisi tiene conto anche dell’impatto stimato sui livelli produttivi delle misure contenute nella Legge di Bilancio 2018, finalizzate al rilancio degli investimenti infrastrutturali e degli incentivi fiscali legati al sismabonus ed ecobonus destinati ad interi edifici, che secondo  il Centro Studi Ance “possono dare un reale avvio a un diffuso piano di prevenzione del rischio sismico e di ammodernamento del patrimonio edilizio italiano“. Lo sapremo dai numeri che esprimerà questa tipologia di interventi incentivati nei prossimi trimestri.

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