direttiva UE

Qualità dell’aria. Commissione deferisce alla Corte UE 6 Paesi tra cui l’Italia per omesse misure

La Commissione ha deciso di deferire Francia, Germania e Regno Unito alla Corte di giustizia dell'UE per il mancato rispetto dei valori limite per il biossido di azoto (NO2), e per aver omesso di prendere le misure appropriate per ridurre al minimo i periodi di superamento. Ungheria, Italia e Romania sono state deferite alla Corte di giustizia per via dei livelli costantemente elevati di particolato (PM10).

Dopo averlo più volte “minacciato”, la Commissione UE ha deciso oggi di deferire Francia, Germania, Ungheria, Italia, Romania e Regno Unito alla Corte di giustizia dell’UE per il mancato rispetto dei valori limite stabiliti per la qualità dell’aria e per aver omesso di prendere misure appropriate per ridurre al minimo i periodi di superamento. La Commissione ha inoltre confermato il prossimo invio di lettere di costituzione in mora complementari a Germania, Italia, Lussemburgo e Regno Unito, per aver violato le norme dell’UE in materia di omologazione dei veicoli.

La decisione di deferire degli Stati membri alla Corte di giustizia dell’UE è stata adottata in nome degli europei – ha dichiarato Karmenu Vella, Commissario per l’Ambiente –. Abbiamo detto che questa è una Commissione che protegge. La nostra decisione dà seguito a questa affermazione. Gli Stati membri deferiti oggi alla Corte hanno ricevuto nell’ultimo decennio un numero sufficiente di ‘ultime possibilità’ per migliorare la situazione. Sono convinto che la decisione di oggi porterà a miglioramenti per i cittadini in tempi molto più rapidi. Ma l’azione legale non risolverà di per sé il problema. È questo il motivo per cui stiamo definendo l’aiuto pratico con cui la Commissione può agevolare gli sforzi delle autorità nazionali volti a promuovere un’aria più pulita per le città e le metropoli europee”

La Commissione ha deciso di deferire Francia, Germania e Regno Unito alla Corte di giustizia dell’UE per il mancato rispetto dei valori limite per il biossido di azoto (NO2), e per aver omesso di prendere le misure appropriate per ridurre al minimo i periodi di superamento. Ungheria, Italia e Romania sono state deferite alla Corte di giustizia per via dei livelli costantemente elevati di particolato (PM10). I limiti stabiliti dalla legislazione dell’UE sulla qualità dell’aria ambiente (Direttiva 2008/50/CE) dovevano essere raggiunti rispettivamente nel 2010 e nel 2005.

Questa iniziativa fa seguito a un vertice ministeriale sulla qualità dell’aria, convocato dallo stesso Commissario Vella il 30 gennaio 2018, come ultimo sforzo per trovare soluzioni atte a contrastare il grave problema dell’inquinamento atmosferico in nove Stati membri. I 6 Stati membri in questione non hanno presentato misure credibili, efficaci e tempestive per ridurre l’inquinamento entro i limiti concordati e quanto prima possibile, come richiesto dalla normativa dell’UE. La Commissione ha pertanto deciso di procedere con un’azione legale.

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