Il succedersi di crisi, crolli ed il momento di una ripartenza continuamente rimandata, rende evidente, anche ai non addetti ai lavori, il perdurante stato di difficoltà delle costruzioni italiane.
Settore che non sembra essere in grado di garantire un futuro al Paese nonostante pure nelle costruzioni si continui a parlare di innovazione. Eppure le principali organizzazioni del settore hanno già stimato i benefici che possono emergere dall’adozione di processi edilizi innovativi, più efficienti e produttivi.
Il McKinsey Global Institute, per esempio, stima un extra valore globale di oltre 1.600 miliardi di dollari e un potenziale recupero di produttività nelle costruzioni del 60%, traducibile in riduzione dei costi e incremento della redditività.
All’estero molti Paesi si sono già attivati: il governo inglese, per esempio, ha fissato, entro il 2025, il dimezzamento dei tempi di costruzione e delle emissioni climalteranti, la riduzione di un terzo dei costi e del gap tra import e export sul fronte della produzione. Sfide che il 2 Ottobre presso la sede di Assolombarda a Milano saranno declinate nell’ambito della convention REbuild “Il valore dell’innovazione”.
Incontro REbuild a Milano con ingresso libero previa preregistrazione obbligatoria al quale parteciperanno leader del mercato pubblico e privato del calibro di Manfredi Catella di COIMA e Marco Sangiorgio, Direttore Generale di Cassa Depositi e Prestiti Investimenti SGR. Primari investitori che insieme ad altre prestigiose figure istituzionali e non analizzeranno come l’innovazione possa guidare una ripresa del settore e supportare la diffusione di processi di rigenerazione urbana. Passaggio che sarà reso possibile anche da una nuova configurazione della filiera delle costruzioni, con caratteristiche di maggiore ibridazione con l’industrializzazione.
“In Italia oltre il 60% degli edifici ha più di 50 anni: la rigenerazione urbana rappresenta un mercato potenziale che offre opportunità di business ancora largamente inesplorate a un vasto e differenziato numero di imprese” ha dichiarato Stefano Venturi, Vicepresidente di Assolombarda. “L’attivazione di questo mercato richiede lo sviluppo di capacità di networking, di condivisione dell’innovazione e il riconoscimento di una nuova filiera che agisce sullo spazio costruito da rigenerare.”
Questi sono gli obiettivi che Assolombarda si è posta nell’attivare un percorso che vede nell’evento REbuild a Milano un primo importante momento di confronto sull’innovazione e di networking tra imprese, cui seguirà, nei prossimi mesi, una mappatura delle imprese coinvolte a vario titolo in interventi di rigenerazione urbana.
“Il cambiamento e la diffusione dell’innovazione, soprattutto in Italia, non avviene solo attraverso norme, ma principalmente grazie all’affermarsi di nuovi parametri e principi di mercato” ha ricordato Thomas Miorin, presidente di REbuild. “Per questo abbiamo voluto misurare il valore economico che la sostenibilità apporta nei progetti immobiliari e il 2 Ottobre presenteremo una prima ricerca condotta con CBRE e GBCI Europe volta a misurare il premium price dato dalla certificazione LEED”.
Lo studio, primo in Italia, sarà commentato da rappresentanti del mondo Real Estate (Davide Albertini Petroni di Risanamento, Alessandro Mazzanti di CBRE Italia e Marco Recalcati di UniCredit)