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Proroga per il 2019 detrazioni ristrutturazioni ed Ecobonus nel documento inviato alla UE

Nonostante non sia citato tra gli interventi elencati pure il Sismabonus, l' ulteriore proroga viene motivata dalla volontà di “Favorire gli investimenti e la messa in sicurezza del territorio"

Proroga per il 2019A seguito dell’invio alla UE il 15 ottobre del documento Programmatico di Bilancio (DPB)  da parte del Governo italiano che motiva ed articola per tipologia di intervento la manovra di finanza pubblica programmata per il 2019, le detrazioni per ristrutturazioni ed Ecobonus dovrebbero far segnare la loro undicesima proroga di 12 mesi.

Ulteriore proroga per il 2019 che viene motivata dalla volontà di “Favorire gli investimenti e la messa in sicurezza del territorio” nonostante non sia citato tra gli interventi elencati pure la proroga del Sismabonus. In merito al contenuto delle misure descritte si legge infatti :

1) Proroga al 31 dicembre 2019 della detrazione per gli interventi ristrutturazione edilizia al 50 per cento (da suddividere in 10 quote annuali). 2) Proroga al 31 dicembre 2019 della detrazione per gli interventi di efficienza energetica (da suddividere in 10 quote annuali) ma in misura inferiore per alcune fattispecie (50 per cento invece che 65 per cento, per sostituzione di infissi, schermature solari, impianti di climatizzazione invernale tramite caldaie a condensazione e a biomassa), anche per gli immobili degli Istituti autonomi  per le case popolari 3) Proroga per il 2019 della detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica elevata finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione 4) Proroga per il 2019 della detrazione al 36 per cento per interventi di cura, ristrutturazione e irrigazione del verde privato.”

Nell’attesa di apprendere come tali misure saranno declinate nella Legge di Bilancio 2019 e nel rilevare che non vi è cenno  alle misure semi strutturali definite nel 2018 per gli interventi sui condomini, ci limitiamo qui a segnalare come gli effetti finanziari attesi dalle proroghe indicate siano nulli per il 2019 e lievemente negativi nel biennio successivo (dello 0.02%  nel 2020 e dello 0,05% nel 2021)

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