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Incentivi Ecobonus “congelati” e possibilità di rilancio con mozione unitaria al Governo

La prossima pubblicazione delle norme UNI che dettagliano e regolamentano la formazione sulla posa in opera dei serramenti rende concretamente perseguibile la proposta da avanzare - in modo unitario al Governo – di inserire da subito il riferimento a tali norme per poter avere accesso alle detrazioni (sia Ecobonus che Ristrutturazione) unitamente alla formalizzazione della possibilità di estensione già suggerita da ENEA

Incentivi congelatiNessun ritorno al 65% di detrazione per serramenti e schermature; nessuna delle tante promesse di stabilizzazione da parte dei politici mantenute. La Legge di Bilancio 2019 “congela” quanto definito per il 2018 in relazione alle detrazioni sia per la riqualificazione energetica degli edifici che per la ristrutturazione.

E non a caso facciamo uso del verbo “congelare” perché l’articolo che li ripropone fa ancora riferimento a dispositivi di intervento legislativo da attuare (quale l’avvio da parte di ENEA dei controlli a campione) che sono già stati definiti nel 2018.

Inalterato rimane quindi anche il tenore punitivo nei confronti di una filiera che più di tutte – e a sancirlo sono i numeri – ha contribuito e continua a contribuire al successo degli incentivi Ecobonus. A scorre le pagine degli allegati agli oltre 1000 commi che articolano la Legge risulta evidente come, e con quali scopi, si siano minuziosamente rastrellate tutte le risorse finanziare rese disponibili dalla prova di “forza” tra Governo e la Commissione UE sul deficit di bilancio.

Lo stesso on. Massimo Bitonci, uno dei 4 sottosegretari al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha apertamente ammesso che la necessità di finanziare le principali misure promesse in campagna elettorale dai “partiti” di Governo ha “sterilizzato” anche l’opportunità di dare un seguito alle mozioni parlamentari che richiedevano di procedere alla stabilizzazione degli Ecobonus.

incentivi Ecobonus: creare nuove opportunità

Incentivi che continuano ad essere considerati elementi variabili di bilancio sulle quali fare eventualmente leva per variare la spesa corrente in corso d’anno. Giustamente già sullo scorso numero Edo Bruno aveva anche puntualizzato (si legga l’articolo “Bonus fiscali: dal 50 all’85% anche per i serramenti “ pubblicato sul numero di febbraio di serramenti + design) come: “la ripetizione – identica – del comma 3 ter nella legge del 2019 lascia aperta la possibilità che in caso di necessità di equilibrio di bilancio, si possa intervenire in corso di anno imponendo degli ulteriori limiti per ridurre la spesa corrente a discapito di quella per investimenti. Ed il suo effetto sarebbe molto veloce perché ENEA (come imposto dalla precedente legge di Bilancio), ha predisposto schede e portale per renderli immediatamente operativi.”

Evenienza che impone a tutti gli attori della filiera del serramento da un lato di non abbassare il livello di attenzione, dall’altro di articolare proposte che allineandosi all’indirizzo corrente permettano di aprire nuove opportunità di mercato alle imprese serramentistiche premiandone l’effettiva specializzazione.

A dispetto di quanto riportato in diverse analisi di mercato, stando ai dati camerali ufficiali relativi al 2016 fatti propri dagli indici sintetici di affidabilità fiscale, il numero di imprese che fanno riferimento al mercato serramentistico superano le 35.000 unità ed è evidente come in tale numero ora “pesano” anche le attività edili – ma non solo – che il serramento non lo producono né lo distribuiscono, ma lo acquistano direttamente, molto probabilmente dall’estero, e lo posano.

Fatto che inevitabilmente esaspera una guerra del prezzo a danno di quelle imprese effettivamente specializzate e rispettose di leggi e norme che del serramento ne regolano la commercializzazione ed i servizi post-vendita a garanzia e tutela dell’acquirente.

incentivi Ecobonus: possibile proposta unitaria

L’annunciato recepimento nel sistema normativo italiano entro il 2020 della Direttiva 2018/844/UE sulla prestazione energetica degli edifici, determina uno scenario che ben si presta a valorizzare le imprese specializzate nella produzione, distribuzione e posa in opera dei serramenti.

Aspetto quest’ultimo espressamente indicato nella direttiva come operazione di cui deve essere certificata la qualifica del personale che la effettuata. Possibilità che dal prossimo maggio dovrebbe finalmente poter fare riferimento a specifiche norme (UNI 11673 parte 2 e 3).

Disponibilità che rende concretamente perseguibile la proposta da avanzare – prima dell’estate – in modo unitario al Governo di inserire da subito il riferimento a tali norme per poter avere accesso alle detrazioni (sia Ecobonus che Ristrutturazione) unitamente alla richiesta di formalizzare la possibilità, già suggerita da ENEA nel suo vademecum, che:

qualora serramenti e schermature solari afferenti alle singole unità abitative costituenti il condominio siano sostituiti in concomitanza con interventi eseguiti sulle parti comuni dell’involucro edilizio, accedono anch’essi ai più elevati incentivi previsti dall’Ecobonus condominiale (70% e 75%) e dal Sismabonus (80% e 85%).”

Richiesta che per la filiera significa prima di tutto prendere finalmente atto che gli incentivi saranno sempre più indirizzati a favorire gli interventi condominiali (pure la nuova EPBD spinge in questa direzione) e ad impegnarsi affinché questo enorme mercato sia premiante per le sue imprese specializzate.

(Dan Vasile)

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