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Migliaia di manager a Milano per confrontarsi sul futuro imposto dal “data-driven”

Come la trasformazione digitale sta impattando sul business delle imprese, sul marketing e sul credito, ma anche concretamente sulla nostra vita? Di questo si è parlato al Megawatt di Milano alla 2° edizione di Cerved Next, l’evento italiano organizzato per fare incontrare e confrontare i manager d'azienda che ogni giorno prendono decisioni partendo dai dati

Migliaia di manager a Milano per confrontarsi sul futuro imposto dal "data-driven" La data-driven economy non è uno slogan, ma un approccio alla realtĂ  ( si pensi all’industria 4.0) con cui non solo i processi ma TUTTO si dovrĂ  confrontare.

Con questa consapevolezza, 1.800 professionisti, manager e imprenditori “illuminati” (su 4.000 iscritti) di aziende, istituzioni finanziarie e pubbliche amministrazioni tra le più dinamiche e produttive del Paese si sono ritrovati oggi al Megawatt di Milano alla seconda edizione di Cerved Next, l’evento italiano organizzato da Cerved in collaborazione con IAB Italia e ACMI per fare incontrare e confrontare tutti coloro che ogni giorno prendono decisioni partendo dai dati.

RealtĂ  soprattutto giovani (il 16% delle imprese ha meno di 3 anni e il 45% meno di 10) che rappresentano il 13% dell’economia italiana e crescono il 10% in piĂą della media, con una percentuale doppia di donne nel board (37%) e una propensione all’innovazione di 69 su 100 mentre la media è 49, estremamente connesse, sicure o solvibili dal punto di vista commerciale.

“Stiamo andando sempre più verso una data-driven society dove tutto, davvero tutto, sarà gestito con i dati – ha esordito Andrea Mignanelli, A. D. Cerved -. Il potenziale di questi dati è enorme. La sfida per i prossimi anni sarà quella di liberare questo potenziale e di imparare a leggere i dati giusti, per farci guidare nelle decisioni quotidiane.

Un miglior uso dei dati ci potrĂ  aiutare a rispondere a due bisogni primordiali, che accomunano tutte le imprese, le istituzioni finanziarie, le amministrazioni pubbliche: crescere e proteggersi dal rischio.

Su questo noi di Cerved crediamo di avere un ruolo fondamentale e una responsabilità: contribuire a far sì che il miglior uso dei dati diventi un driver per la crescita e la gestione del rischio del Paese”.

data-driven e corretto uso

A maggior ragione in un momento in cui alcuni indicatori hanno ripreso a peggiorare. Da due trimestri a questa parte infatti i tempi di pagamento delle aziende, prima in lento ma costante calo ( si legga il numero di Gennaio di “serramenti + design)”, hanno ricominciato ad aumentare.

Stando alle ultime rilevazioni dell’Osservatorio sui Pagamenti di Cerved a marzo 2 i giorni medi di ritardo sono passati da 12,2 (marzo 2018) a 12,5, così come le imprese che saldano con ritardi gravi, superiori a 60 giorni, sono oggi il 6% (erano il 5,6%).

Una (ancora) piccola incrinatura conseguente alla frenata dell’economia, ma che in prospettiva potrebbe diventare preoccupante soprattutto per l’attivitĂ  di micro e piccole aziende quali quelle sentimentalistiche che piĂą difficilmente riescono a reperire liquiditĂ  dalle banche o da altri finanziatori.

Ma nei rapporti tra aziende e tra banche ed aziende come distinguere con certezza tra chi è solido e chi no, tra chi effettivamente persegue lo sviluppo con successo e chi ne fa solo  una bandiera da sventolare?

Con il data-driven;  con i dati e le tecnologie, che possono aiutare a velocizzare i processi in sicurezza e garantire l’accesso al credito a realtĂ  finora escluse dai circuiti bancari. “Credit Revolution” è stata definita nel corso dell’incontro.

Ovvero open banking, alternative lending, fintech, intelligenza artificiale sono stati non a caso alcuni dei filoni su cui si sono concentrati gli interventi degli speaker internazionali.

“Quando si parla di futuro e innovazione nessuno può avere le risposte e spesso il cammino è incerto, quindi la cosa piĂą importante è imparare a farsi le domande giuste” ha sottolineato Mignanelli ed  incontri come il Cerved Next sono importanti perchĂ© permettono di confrontarci con persone che della ricerca di queste domande ne ha fatto uno scopo di vita. Come Geoff Mulgan, Chief Executive di Nesta e a lungo tra i principali collaboratori di Tony Blair e Gordon Brown, di Peter Sondergaard, giĂ  Executive Vice President di Gartner e oggi a capo della societĂ  di The Sondergaard Groupe di CĂ©sar Hidalgo, guida del Collective Learning Group del MIT Media LaB.

“Partecipare ad un evento di grande portata come Cerved Next –  ha dichiarato l’italianissimo Martino De Marco, del Centro di Eccellenza xTech di Bipci consente di confrontarci con i principali attori della rivoluzione che viviamo, elemento chiave per noi per esplorare nuovi scenari e affiancare le aziende nei processi di innovazione guidata dai dati (data driven)”.

Stiamo entrando nell’Exponential Age –  ha aggiunto Luca Mascaro. Un periodo ricco di sfide, ma anche di opportunitĂ  per le aziende e occorre che queste si preparino ad affrontare un salto quantico.

L’evento è stato organizzato insieme a un parterre selezionato di partner, protagonisti del mondo della trasformazione digitale data-driven – Gruppo TIM, Bip – Business Integration Partners, Banco BPM, Askdata, Bitrock, Business Support, Claranet (Partner AWS), Credimi, Experian, Fincons Group, Generali, Neo4J, Nexi, Outbrain, PRB DataPicker, Relabora, Sourcesense, TradeLab, Verizon Media – e a numerose associazioni, ACMI, AICS, Angaisa, Assosport, Assirm, Assolombarda, Fintech District, IAB Italia.

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