I padiglioni 8 e 9 di Pordenone Fiere, 6000 metri quadrati, dove venerdì e sabato scorsi si è svolta la nona edizione di Colfertexpo, organizzata da Colfert, erano decisamente gremiti di operatori del settore serramenti, tutti interessati a un confronto diretto tra domanda e offerta e a conoscere le novità di prodotto in tema di ferramenta e accessori per serramenti, sistemi di oscuramento, di protezione e di sicurezza, e per l’involucro edilizio presentate dai 140 espositori.
“Idee e strumenti per qualificare il serramento” è stato, infatti, il leitmotiv che ha guidato la manifestazione nata già nel 2003 con il proposito di rafforzare i legami tra le aziende e i produttori del settore e rappresentare un momento di grande rilevanza per gli operatori professionali e per l’intera filiera del serramento.
Oltre alla nuova location, la precedente edizione del 2017 era stata svolta a Venezia, le novità sono state diverse dal un nuovo strumento digitale per le attività promozionali in fiera, alla suddivisione del percorso espositivo in sei aree tematiche: alluminio, legno, PVC, posa in opera, sicurezza e utensileria.
Ma l’altra annunciata novità di rilievo è la nuova identità voluta da Colfert per la manifestazione. Colfertexpo, infatti, è diventata YED (Yellow Expo Days) che, conservando nel logo il colore sociale di Colfert, esprime però l’apertura a tutto il mondo del serramento non solo ai clienti dell’azienda.
«Per organizzare un evento come YED – ha dichiarato Mirco Zanato, amministratore delegato di Colfert – sono necessarie grande esperienza, risorse economiche ma soprattutto risorse umane, collaboratori validi con cui confrontarsi e condividere».
La manifestazione è quindi cresciuta anche grazie a loro. «Alla prima edizione di una giornata nel 2003 – ha aggiunto Zanato – i visitatori sono stati 1000 poi man mano sono aumentati fino ai 4500 del 2017. Oggi sono molto soddisfatto.
Alla nona edizione ho visto corridoi vuoti e stand pieni il che vuol dire che i fornitori hanno capito lo spirito della fiera e hanno saputo allestire stand molto interessanti che, quindi, hanno focalizzato l’attenzione dei visitatori»
(Anna Rucci)