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“Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni” inviata al Governo

Ance, Federcostruzioni, Federcomated, Oice, Consiglio Nazionale Geometri e Rete Professioni Tecniche, Gruppo Tecniche Nuove: un manifesto di 10 punti rivolto al Governo, per aiutare da subito le imprese e porre le basi per riforme strutturali. Dalla liquidità alle aziende allo sblocco dei cantieri, dalla minore burocrazia alla semplificazione dei processi, fino alle procedure più snelle per l’avvio dei cantieri, alla digitalizzazione e al rafforzamento degli incentivi

“"Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni” È articolata in 10 linee di indirizzo  la “Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni” inviata nei giorni scorsi al Governo e frutto dell’iniziativa sviluppata in aprile dalla Divisione Edilizia e Architettura di  Tecniche Nuove e da SAIE al termine della tavola rotonda online  “Strumenti per il Governo e richieste per riavviare l’Italia  che ha coinvolto le maggiori associazioni rappresentanti la filiera delle costruzioni.  Comparto, quello delle costruzioni, che con le sue quasi 734.400 imprese attive nel I trim. del 2019 (fonte Movimprese), si conferma essere di vitale importanza per l’economia del Paese, rappresentando con l’indotto oltre il 22% del PIL nazionale.

Comparto che, nonostante negli ultimi tre anni abbia mostrato alcuni segnali di ripresa, con i suoi 130 miliardi di euro di investimenti nel 2019 è ben lontano dai valori pre-crisi del 2008 (220 miliardi di euro).

Numeri che mettono in evidenza alcune criticità mai affrontate negli ultimi 50 anni e che si sono ulteriormente acutizzate a causa del lockdown.

Secondo stime ANCE, la chiusura forzata potrebbe generare un calo del 10% degli investimenti in costruzioni, un dato importante se si considera che ogni euro investito in edilizia genera una ricaduta complessiva sull’economia con un effetto moltiplicatore di circa tre volte.

Per questo il Gruppo Tecniche Nuove e SAIE (BolognaFiere, 14-17 ottobre 2020) hanno voluto da subito riunire le principali associazioni della filiera edile per identificare alcune linee guida utili a superare questo momento di emergenza ma, soprattutto, a guardare al futuro con una visione strategica a lungo termine.

tanti suggerimenti, una voce sola

Da qui la stesura della Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni”, documento condiviso dalle principali associazioni della filiera che traccia alcuni “suggerimenti” dettagliati in un manifesto inviato la scorsa settimana a Governo e alle principali istituzioni.

Suggerimenti definiti per aiutare le imprese in questo particolare momento di difficoltà e per realizzare riforme strutturali: dalla liquidità alle aziende allo sblocco dei cantieri, dalla minore burocrazia alla semplificazione dei processi, fino alle procedure più snelle per l’avvio dei cantieri, alla digitalizzazione e al rafforzamento di bonus e incentivi.

Un manifesto in 10 punti a “voce unica” sottoscritto, lo ricordiamo ancora,  da Gabriele Buia -presidente  ANCE-, Federica Brancaccio -presidente Federcostruzioni, Giuseppe Freri -presidente Federcomated, Federazione Nazionale Commercianti Materiali Edili-, Gabriele Scicolone -presidente Oice, Associazione organizzazioni italiane di ingegneria-, Maurizio Savoncelli -presidente Consiglio Nazionale Geometri e Consigliere Rete Professioni Tecniche- e Ivo Nardella -presidente Gruppo editoriale Tecniche Nuove e Senaf, la società che organizza SAIE.

i 10 punti del manifesto inviato al Governo

 

Di seguito i 10 punti della”Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni”.

  1. Una strategia organica per interventi su scuole, sanità, infrastrutture e sistemi di trasporto
  2. Sblocco rapido dei cantieri già finanziati per produrre lavoro e generare reddito, anche attraverso il lavoro dei Comuni e le Amministrazioni Locali sul territorio. Rilancio dei cantieri strategici
  3. Sicurezza. Il COVID19 prevede la definizione di protocolli permanenti sulla sicurezza in cantiere e la loro esecuzione.
  4. Liquidità per gli attori della filiera per sostenerne la ripartenza. Non integralmente a debito ma quota a fondo perduto, anche attraverso il saldo dei debiti che la pubblica amministrazione ha nei confronti delle imprese e dei professionisti.
  5. “Sburocratizzazione” e semplificazione delle procedure legate alla progettazione, alla costruzione e alla manutenzione di qualsiasi tipologia di edificio o infrastruttura. Procedure snelle, redazione di un codice e un regolamento che non necessiti di provvedimenti straordinari.
  6. Rafforzamento di bonus e incentivi per interventi premianti in termini di efficienza energetica e ristrutturazione green e più in generale revisione complessiva del patrimonio abitativo esistente attraverso l’adeguamento alle normative, l’utilizzo di tecnologie innovative e di sistemi e soluzioni performanti
  7. Valorizzazione del ruolo della progettazione sia per quanto riguarda le nuove esigenze abitative, sia nello sviluppo delle città e dei sistemi urbani, andando oltre, laddove possibile, strumenti e standard obsoleti e non più adeguati alle condizioni odierne
  8. Digitalizzazione della filiera finalizzata alla condivisione delle informazioni e alla condivisione di competenze e best practice del settore all’interno di una piattaforma digitale appositamente creata.
  9. Maggiore coinvolgimento delle figure professionali in alcuni processi gestiti oggi dalla pubblica amministrazione
  10. Piano investimenti per i Comuni per dare avvio a una grande opera di manutenzione del territorio e di rigenerazione delle città

 

I temi delle riforme e del futuro della filiera saranno al centro della nuova edizione di SAIE, la fiera delle costruzioni, che si terrà a BolognaFiere dal 14 al 17 ottobre 2020. Per incoraggiare lo sviluppo del comparto, la manifestazione ripartirà dai capisaldi stessi del costruire – progettazione, edilizia, impianti – proponendo soluzioni concrete per le esigenze dei professionisti e di tutti gli operatori in un format che metterà al centro il cantiere e il sistema delle costruzioni.

 

 

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