mercato

Andamento tecnologie lavorazione legno: precipitano ordinativi

I dati relativi al primo trimestre 2020 diffusi da Acimall indicano un calo generalizzato degli ordini di macchine e utensili per la lavorazione del legno, una contrazione a due cifre che ha visto coinvolti, pur con qualche piccolo sfasamento temporale, i mercati di tutto il mondo

Andamento tecnologie lavorazione legno: precipitano ordinativi

Diminuisce il fatturato e precipitano gli ordinativi. Purtroppo le aspettative negative sull’andamento del settore delle tecnologie per la lavorazione del legno nel primo trimestre dell’anno sono state confermate l’analisi dei dati raccolti dall’Ufficio studi di Acimall.

Dati che confermano i pesanti effetti del lockdown dovuto alla pandemia del “Covid-19” . Il primo trimestre 2020 si è chiuso con un calo generalizzato degli ordini di macchine e utensili per la lavorazione del legno, una contrazione a due cifre che ha visto coinvolti, pur con qualche piccolo sfasamento temporale, i mercati di tutto il mondo.

Come accennato in apertura, la consueta indagine trimestrale – che, come sempre, ha coinvolto un campione statistico rappresentativo dell’intero settore – rivela una decisa flessione degli ordinativi (-21,1%) rispetto allo stesso periodo del 2019.

Le piccole differenze temporali a cui abbiamo accennato hanno forse permesso ai risultati ottenuti dai clienti internazionali (che fanno comunque segnare un deciso – 19,4%; nel grafico di apertura l’andamento registrato a febbraio) ) ne hanno probabilmente , anche se momentaneamente, attutito la caduta rispetto al – 25,3%  registrato per la domanda alimentata dal mercato nazionale.

“È evidente quanto il generalizzato calo e il successivo fermo delle attività produttive abbia influito sui risultati, innescando una crisi della domanda che probabilmente influenzerà tutto l’anno in corso. L’intervento delle autorità governative nazionali, europee e mondiali a sostegno dell’economia e dei singoli settori saranno determinanti nel prossimo futuro”, ha commentato Dario Corbetta, direttore generale di Acimall.

Il carnet ordini risulta attestarsi a 2,6 mesi e dall’inizio dell’anno i prezzi sono aumentati dello 0,8% . In un contesto che è riduttivo definire “difficile”, il fatturato del trimestre mostra un andamento comprensibilmente differente da quello degli ordini, con una contrazione di “solo” l’8,8%.

Nella sostanza le imprese del settore sembrano avere potuto completare e consegnare le commesse in corso, ma le preoccupazioni per quanto concerne il futuro hanno convinto molti a procrastinare ogni decisione di investimento in attesa di maggiori certezze.

previsioni pessimistiche

L’indagine qualitativa rivela tutte le preoccupazioni degli imprenditori del settore: ben il 69 per cento degli intervistati prevede un calo della produzione, il 19 per cento immagina una certa stabilità e solo il 12 per cento vede un andamento positivo. Occupazione valutata “stabile” dal 75% del campione, in aumento per il 6% per cento ed in calo per il 19. Le giacenze sono state indicate stabili nel 44% del campione, in aumento per il 37, in flessione nel rimanente 19% .

Come da tradizione, l’indagine trimestrale dell’Ufficio studi Acimall indaga anche sul  sentiment, ovvero le aspettative degli imprenditori per il prossimo futuro. Ebbene, l’indagine previsionale conferma che anche in questo caso a dominare il campo è la preoccupazione, sia per quanto riguarda l’andamento della domanda nazionale che le possibilità di avere maggiori consolazioni oltreconfine: il 13% degli intervistati prevede un aumento degli ordini esteri, ma per il 31%  non ci saranno variazioni e il 56% del campione ritiene che il peggio debba ancora venire.

Nessuno degli imprenditori coinvolti nel campione si è dichiarato ottimista per le commesse in arrivo dall’industria del legno e del mobile italiana; il 37%  pensa a una certa stabilità mentre  il 63%  è convinto che ci sarà un ulteriore calo.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome