Il segno della Memoria all’Università di Pisa

Inaugurato il Polo della Memoria San Rossore 1938 a Pisa, il nuovo edificio dell’Università che ospiterà le attività didattiche dei dipartimenti di Civiltà e forme del sapere e di Biologia

Lo scorso 25 Febbraio è stato inaugurato il Polo della Memoria San Rossore 1938, il nuovo edificio dell’Università di Pisa che ospiterà le attività didattiche dei dipartimenti di Civiltà e forme del sapere e di Biologia.

Frutto di un’importante opera di riqualificazione che ha riguardato un’area degradata nel pieno centro urbano e a poche centinaia di metri in linea d’aria dalla Torre pendente, il nuovo Polo si sviluppa su circa 3.000 metri quadri di superficie ed è composto da 1.278 posti a sedere, 11 aule e 4 laboratori.

L’edificio, situato all’angolo tra via Risorgimento e via Nicola Pisano, è nato, infatti, su un’area che, a seguito di una riconversione di ex stabilimenti farmaceutici, è stata oggetto di una profonda bonifica ambientale e della conseguente realizzazione di questo nuovo volume per l’attività didattica.

Il nuovo volume si trova di fronte alle mura urbane duecentesche, a poche centinaia di metri dal complesso monumentale di Piazza dei Miracoli ed è composto da quattro volumi di altezze diverse che si attestano lungo gli assi viari esistenti che ospitano laboratori, aule di ogni dimensione, un’ampia sala convegni e una hall spaziosa. La funzione di vera e propria piazza coperta è sottolineata dalla copertura costituita da elementi “a lucernario”, che permettono la permeabilità della luce. La matrice generatrice della corte interna riprende le caratteristiche dei giardini storici pisani, spazi interstiziali tra gli edifici con quinte murarie a separarli dalle strade.

È un Polo didattico che guarda al futuro, sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale sia dell’accessibilità. Si tratta, infatti, di un luogo luminoso, privo di qualsiasi barriera architettonica, dotato di infrastrutture moderne, sicuro e inclusivo.

L’edificio, in particolare, è dotato di un sistema geotermico misto con tre pozzi geotermici e 38 sonde geotermiche che alimentano due distinte pompe di calore. Grazie a questo sistema sarà possibile ridurre o eliminare del tutto l’attuale alimentazione a metano per l’edificio esistente su via Trieste, con ulteriori vantaggi ambientali. Nel suo interno è stato realizzato un impianto elettrico a controllo di presenza e un sistema d’illuminazione con intensità regolabile a seconda della presenza o meno di luce naturale.

Sul piano delle caratteristiche strutturali l’edificio è dotato anche di un sistema integrato per l’accessibilità di non vedenti e ipovedenti, con sensori programmabili per garantire un’accessibilità uditiva con una sensoristica quindi applicata anche a finestre e porte che assumono un uso multivalente (ambientale, controllo e gestione accessi, ecc). Particolare attenzione è stata posta anche per gli spazi esterni dotati di elementi di arredo adatti agli studenti e di una piantumazione puntuale e diffusa in grado di ricreare zone d’ombre utili in particolare nelle stagioni calde. L’irrigazione di queste zone verdi e i servizi igienici interni all’edificio sono alimentati tramite recupero delle acque piovane.

Questo edificio, oltre ad essere un nuovo contenitore per le attività didattica dell’Università di Pisa, con la sua presenza e il suo nome “Polo della Memoria San Rossore 1938” fortemente voluto dal rettore, vuol assumere anche un ruolo sociale e rappresentativo. Vuol richiamare, infatti, alla memoria collettiva la “Cerimonia del ricordo e delle scuse” celebrata nel 2018 in occasione dell’80esimo dalla firma delle Leggi Razziali, per difendere e promuovere i valori della democrazia, della libertà, dell’eguaglianza, della fratellanza e del diritto alla dignità di ciascun essere umano.

Il progetto è frutto della collaborazione di stampo internazionale tra Alessandro Melis (Heliopolis 21) , Diener&Diener Architekten, ARX srl, AEI Progetti srl e Obermeyer Planen+Beraten.

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