economia

Famiglie rimandano spese: tasso di risparmio triplicato in un solo anno

Circolante e depositi risultano essere aumentati nel 1° semestre 2020 di 11, 3 e 35,4 miliardi rispettivamente facendo registrare i maggiori incrementi dall’avvio della moneta unica per il  circolante ed il più alto livello di depositi dal 2012.

Contrariamente a quanto accaduto nelle 2 precedenti crisi economiche, e nonostante il forte sostegno pubblico alla capacità di spesa delle famiglie, il calo dei consumi nella prima metà del 2020 si è confermato eccezionalmente ampio (-9,8 %).

Calo dei consumi non  tanto legato, come si potrebbe pensare, alla perdita di reddito per alcune fasce economiche (ricordiamo che la crisi non sta intaccando il potere di acquisto  dei dipendenti la PA e di chi percepisce pensioni)  ma da un generalizzato e comprensibile atteggiamento prudenziale  di spesa da cui ne è derivato un risparmio netto pari a 51,6 miliardi determinando un tasso di risparmio  di 3 volte superiore di quello registrato nel 2019 (dal 2,8 al 9,2%). È quanto sottolinea la Banca d’Italia nell’interessante nota “I conti economici  e finanziari durante la crisi sanitaria da Covid-19“.

 

Stando ai dati desumibili dall’indagine straordinaria condotta sulle famiglie italiane, all’aumento avrebbe concorso anche l’impossibilità di realizzare alcune spese per effetto delle misure restrittive in vigore che coinvolgono anche l’abitazione

Difatti, la riduzione degli investimenti reali netti (-6,6 miliardi nel primo semestre del 2020, il valore più basso dal 1999) sembra essere il riflesso sia del calo degli acquisti di abitazioni residenziali di nuova costruzione, sia della riduzione di patrimonio non residenziale e altri beni di capitale fisso delle famiglie.

Complessivamente nel primo semestre del 2020 le famiglie hanno accresciuto la loro ricchezza finanziaria netta grazie a un accreditamento netto pari a 58,8 miliardi. Nel conto finanziario, a tale accreditamento netto ha corrisposto un aumento delle attività delle famiglie per 33 miliardi e una riduzione di passività per circa 26 miliardi.

Circolante e depositi risultano essere aumentati nel 1° semestre 2020 di 11, 3 e 35,4 miliardi rispettivamente facendo registrare i maggiori incrementi dall’avvio della moneta unica per il  circolante ed il più alto livello di depositi dal 2012. Secondo le statistiche, l’andamento dei depositi non è stato uniforme tra la clientela suddivisa per importi di giacenza.

La crescita dei depositi compresi tra 12,5 e 50 mila euro è risultata significativa, mentre si è registrato un lieve calo tra i depositi superiori ai 500 mila euro, suggerendo una differente preferenza per la liquidità tra le classi durante la pandemia.

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