Panoramica inglese

Dollar Bay è il più recente grattacielo residenziale costruito a Londra: completamente rivestito in vetro, l’elegante cladding firmato Focchi Group è concepito per facilitare la gestione automatica degli aspetti climatici e impiantistici. Integrazione che ne caratterizza la realizzazione

Risultato del recupero di un’area portuale posta su un’ansa del Tamigi, il sito è oggi dominato dai profili verticali di importanti grattacieli fra i quali, dal 2017, spicca la sagoma del prestigioso Dollar Bay la cui progettualità architettonico strutturale è stata già oggetto in un nostro dettagliato approfondimento.

Progettato dagli studi SimpsonHaugh (architettura) e WSP (ingegneria), l’edificio è situato all’estremità est del South Dock. Si tratta di un “residential high rise” che si eleva per 31 piani (poco più di 100 m d’altezza) all’interno di un lotto ampio soli 2.400 m2, perfettamente integrato nel waterfront grazie a un progetto paesaggistico che prevede spazi pedonali e di sosta, oltre ad aree verdi impreziosite da sculture all’aperto.

Al suo interno si trovano 111 appartamenti di diversa taglia – dai monolocali (superficie interna circa 35 m2) agli esalocali (circa 155 m2), fino alle spettacolari penthouse su 2 livelli poste sulla sommità dell’edificio – tutti caratterizzati dall’enfasi sul design degli spazi interni, sul massimo comfort domestico e sull’elevata luminosità degli ambienti.

Completamente vetrato, l’involucro edilizio è stato progettato, prodotto e realizzato dall’azienda riminese Focchi Group, utilizzando sistemi proprietari per la costruzione delle facciate continue (circa 2.200 cellule, per una superficie complessiva pari a circa 16.000 m2) e sviluppando soluzioni ad hoc per i suggestivi giardini d’inverno situati sui prospetti est e ovest. Sistemi che sono già stati oggetto una approfondita analisi tecnico progettuale da parte del professor Massimiliano Nastri del Politecnico di Milano (si legga il numero di gennaio) e che qui vengono ripresi in relazione alla loro integrazione con i sistemi impiantistici che ne caratterizzano la gestione automatica degli aspetti climatici.

FORMA, LUCE, ENERGIA

Semplice e rigoroso, il disegno della torre è giocato sulla contrapposizione di due sottili parallelepipedi cristallini, uniti dal nucleo centrale destinato alla circolazione verticale. Al piede dell’edificio, la presenza degli spazi collettivi (salotto comune, centro fitness, caffetteria) è evidenziata dalla tonalità dorata delle vetrate, mentre al vertice i volumi sono rastremati verso il cielo, creando ampie superfici trasparenti che si sviluppano su più livelli.

Progettato dall’interno verso l’esterno, per enfatizzare la vista panoramica sulla città che si gode dagli appartamenti, Dollar Bay si caratterizza per la presenza dei giardini d’inverno – una vera e propria “seconda pelle” che, oltre ad offrire a ciascuna unità immobiliare uno spazio di mediazione estremamente utile agli abitanti, riduce le dispersioni termiche attraverso le superfici esposte all’atmosfera.

Come approfonditamente dettagliato sul numero di gennaio, l’involucro è composto da diverse tipologie di facciata continua, tutte basate sulla tecnologia a cellule indipendenti. Per garantire la massima uniformità percettiva, le vetrate (comprese le pale frangisole dei giardini d’inverno) sono trattate con un hard coating in grado di offrire la combinazione di performance prevista dal capitolato (trasmissione luminosa TL 56%, fattore solare g 45%, selettività 1,24). Le vetrate delle finestre sono trattate con un ulteriore coating sulla faccia 4, per la rispondenza alle norme tecniche locali.

Anche la sostenibilità energetica costituisce un fattore di innovazione: grazie alle minime dispersioni termiche delle facciate, la climatizzazione degli spazi abitati è affidata a un sistema di pompe di calore che utilizzano l’acqua del South Dock per lo scambio termico, garantendo consumi inferiori del 39% e una carbon footprint ridotta del 29% rispetto a un edificio equivalente. Le aree comuni situate al piede del grattacielo, lungo i fronti esposti a nord e sud, sono delimitate da una facciata a montanti e traversi modello EWS-40, che realizza una complessa geometria tridimensionale basata su un disegno triangolare.

Lo sviluppo progettuale dei componenti è stato effettuato con software di modellazione 3D, in modo da definire dimensioni e caratteristiche dei profili in alluminio estruso e garantirne il perfetto assemblaggio in officina, specie in corrispondenza degli angoli.

I profili sono completamente rivolti verso gli ambienti interni e verniciati di colore oro, con elementi a farfalla (toggle) fissati dall’esterno e con giunti sigillati a vincolare le vetrate. Poiché anche per queste ultime era richiesta una tonalità dorata, preservandone la trasparenza, nelle lastre stratificate esterne è stata inserita una rete metallica filtrante (spessore 0,26 mm) e l’intero perimetro presenta una serigrafia di bordo. Il rivestimento degli eleganti fronti in elevazione esposti a nord e sud è composto da facciate del tipo a cellule con profili a taglio termico (modello EWS-30). Si tratta di 1.175 unità (superficie totale circa 2.350 m2) di elementi spandrel completamente vetrati, dotati di specchiature serigrafate incollate con silicone strutturale. La stratigrafia muraria comprende:

– vetro stratificato 6.6 PVB esterno, con hard coating (faccia 2) e serigrafia a righe irregolari alternate (faccia 4);

– intercapedine 18 mm (aria);

– vetro interno da 6 mm temperato HST 100%, smaltato RAL 9006 metallizzato.

– strato termo fonoisolante in lana di roccia (spessore 10,5 cm);

– tamponamento con controfodera in cartongesso.

Lo stesso sistema riveste anche i livelli sommitali destinati alle penthouse. Le superfici inclinate della copertura, anch’esse sviluppate e realizzate da Focchi Group, sono composte da elementi a lamiere e pannelli predisposti per l’installazione di un campo fotovoltaico.

SPAZI DI MEDIAZIONE

I prospetti esposti a est e ovest sono caratterizzati da ampi giardini d’inverno (serre fredde) accessibili dagli appartamenti – rivisitazione in chiave contemporanea di una tipologia molto diffusa nella tradizione costruttiva inglese – che hanno rappresentato l’elemento di facciata più complesso del progetto.

In particolare, le superfici trasparenti dei giardini d’inverno rivolte a ovest verso il South Dock sono inclinate alternativamente verso l’esterno e verso l’interno (±5°/10°/15° rispetto alla verticale), creando un prospetto sfaccettato che – specie al tramonto – riflette in modo suggestivo i raggi del Sole.

Per entrambe le facciate, l’involucro trasparente è composto da speciali cellule con vetri ad incollaggio strutturale (modello EWS-10) di tipo ventilato, realizzate con pale frangisole orizzontali in vetro (glass louvre) che schermano dagli agenti atmosferici.

Ricordiamo che si tratta complessivamente di 510 cellule (circa 3.100 m2), di cui quella tipica (base 1.500 mm per altezza 3.125 mm) è formata da 6 pale in vetro stratificato 10.10 PVB (altezza circa 500 mm ciascuna), di cui:

– 3 fisse, disposte nella fascia marcapiano e all’altezza del parapetto;

– 3 ad azionamento motorizzato (apertura massima 70°).

Lungo i lati corti, le pale sono strutturalmente incollate a profili in alluminio estruso, disegnati ad-hoc e inseriti nei montanti laterali delle cellule. Le pale apribili rispondono al duplice obiettivo di permettere il ricambio igienico dell’aria e di facilitare la ventilazione naturale ai fini del comfort termico – soluzione molto utilizzata nei paesi anglosassoni per il raffrescamento gratuito degli edifici durante la stagione estiva.

Le fasce laterali che raccordano le facciate dei giardini d’inverno con quelle dei fronti nord e sud sono composte da cellule di forma rettangolare o trapezoidale (515 unità, pari a circa 2.350 m2), sviluppate mediante software di modellazione 3D e composte da profili senza taglio termico e vetro stratificato 10.10 PVB.

Sempre sulle facciate est e ovest, l’involucro edilizio celato dai giardini d’inverno è quasi completamente trasparente, realizzato con una facciata continua con scorrevoli e spandrel vetrati (EWS-20). L’accesso agli spazi esterni avviene tramite un totale di 390 porte scorrevoli, ad anta doppia anta o tripla. In questo caso le specchiature fisse sono composte da vetrocamere con stratigrafia:

– vetro esterno da 6 mm temperato HST, con coating selettivo (faccia 2);

– intercapedine 16 mm (argon);

– vetro interno vetro stratificato 6.6 PVB;

Le fasce opache che separano le unità abitative sono invece realizzate con pannelli di tamponamento, coibentati e rivestiti da vetro temperato rifinito con smalto metallizzato (RAL 9007), nei quali sono inseriti i corpi illuminanti e le prese dell’impianto elettrico al servizio dei giardini d’inverno.

Scheda lavori
Committente: Mount Anvil & Citystyle Homes
Architettura: SimpsonHaugh
Strutture e impianti: WSP
Interni: Suna Interior Design
Paesaggio: SpaceHub
Controllo costi: EC Harris
Consulenza pianificazione: Rolfe Judd
Contractor : Mount Anvil Ltd.
Facciate continue: Focchi Group
Vetrate: AGC
Tessuto tecnico: Sefar

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