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Saint-Gobain orgogliosa restauro vetrate Cappella Reale di Versailles

Grazie alla loro forma snella, le finestre inondano di luce l’interno della Cappella Reale, creando un’atmosfera resa possibile solo dalla manifattura del vetro (vetro spesso, trasparente e otticamente perfetto) che fa entrare molta luce, un vero lusso per il tempo. È stata pertanto data particolare attenzione a questi elementi

 

Saint-Gobain orgogliosa restauro vetrate Cappella Reale di VersaillesOperando sulle vetrate Saint-Gobain ha partecipato con un contributo eccezionale al restauro della Cappella Reale di Versailles, sito che testimonia la sua prima importante innovazione tecnologica. Il restauro di questo ragguardevole edificio, un capolavoro di Jules Hardouin-Mansart datato 1699, è stato completato dopo tre anni di lavoro, proprio in questi giorni.

Del resto la storia di Saint-Gobain è strettamente legata alla Reggia di Versailles, ed è per questo che “il Gruppo è orgoglioso di contribuire alla conservazione, promozione e riscoperta di questa parte importante della nostra eredità, la Cappella Reale del Castello di Versailles,” ha dichiarato Pierre-André de Chalendar, Chairman e CEO di Saint-Gobain.

Finestre elemento speciale dell’edificio

Grazie alla loro forma snella, le finestre inondano di luce l’interno della Cappella Reale, creando un’atmosfera resa possibile solo dalla manifattura del vetro (vetro spesso, trasparente e otticamente perfetto) che fa entrare molta luce, un vero lusso per il tempo.

È stata pertanto data particolare attenzione a questi elementi. La struttura metallica che permette l’articolazione dei vetri colorati che compongono la finestra è stata completamente smantellata.

Le campate sono state nuovamente dorate e sono stati eseguiti i lavori sulle serrature così come il restauro delle vetrate. Sono state inoltre condotte analisi approfondite sulle finestre per distinguere precisamente il vetro originale da quello installato durante gli ultimi restauri. Questi studi sono stati un aiuto inestimabile per i lavori e hanno permesso allo stesso tempo di approfondire la conoscenza sull’eccezionale struttura vetrata.

Cenni storici

La Cappella Reale, il vero testamento architettonico di Luigi XIV, costruita sul finire del suo regno, è annoverata come l’ultima grande trasformazione della residenza, ordinata e supervisionata dallo stesso Re Sole.

Più di quarant’anni dopo l’ultimo restauro, necessitava di interventi urgenti al tetto, alle facciate, alle decorazioni scolpite e alle vetrate colorate. Per più di tre anni, circa 150 artigiani hanno lavorato insieme per portare a termine questa massiccia operazione di conservazione.

La Manufacture des Glaces è stata fondata da Luigi XIV e Colbert nel 1665 per competere con la manifattura vetraia veneziana, utilizzata per beni di lusso com’erano al tempo gli specchi. La Galleria degli Specchi è stata la prima grande opera commissionata all’impresa appena fondata.

Alla Manufacture des Glaces non venivano commissionati gli specchi, ma vetri per le finestre spessi, trasparenti e otticamente perfetti. Le classiche chiese del tempo venivano progettate per permettere alla luce di penetrare dalle finestre, facendo arrivare così il colore dai dipinti decorativi sulle volte o lungo i muri e non dalle vetrate. Per la cappella di Luigi XIV, fornire finestre classiche era semplicemente fuori questione.

Un progetto di tale portata richiedeva tutta la bellezza di un vetro difficile e costoso da produrre. La Manufacture des Glaces sviluppò un processo manifatturiero piuttosto ammirevole per l’epoca: il vetro fuso non veniva più soffiato (il che ne limitava le dimensioni) ma colato su un tavolo di metallo prima di essere laminato da un rullo. Ne risultarono delle dimensioni potenziali del vetro più larghe e una qualità superiore. Anche se solo vent’anni separano i due grandi progetti – la Galleria degli Specchi e la Cappella Reale di Versailles – per la Manufacture des Glaces questo segna una vera e propria rivoluzione nel mondo del vetro: la prima grande innovazione di Saint-Gobain.

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