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Rapporto OMI 2022. Mercato delle abitazioni in crescita del 34%

Secondo il rapporto diffuso da OMI, il 2021 si è chiuso con quasi 750mila abitazioni transate confermando così il trend positivo registrato (anno su anno) a partire dal 2014; crescita del  mercato delle abitazioni interrotto solo dal dato negativo registrato nel 2020 (-7,7%)

Diffuso il Rapporto immobiliare residenziale 2022 realizzato da OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare) in collaborazione con ABI (Associazione Bancaria Italiana) che indicano un mercato delle abitazioni cresciuto nel 2021 del 34% rispetto al 2020.

Secondo il rapporto lo scorso anno si è chiuso con quasi 750mila abitazioni transate confermando così il trend positivo registrato (anno su anno) a partire dal 2014; crescita del  mercato delle abitazioni interrotto solo dal dato negativo registrato nel 2020 (-7,7%).

Il forte, e atteso, incremento delle compravendite  del 2021  risulta avere  un andamento molto simile in ogni area territoriale del Paese, superando ovunque il 30% rispetto al 2020, ma soprattutto risultando superiore  del 20% rispetto al 2019 ( anno pre-pandemia).

Rapporto Omi 2022. Mercato delle abitazioni in crescita del 34%

La Lombardia è la regione con il maggior numero di compravendite registrate nel corso dello scorso anno (oltre 159mila), ma è il Molise la regione con il maggior incremento del numero di compravendite di abitazioni, con poco più di 3mila scambi e una crescita dell’42,3%. Seguono la Liguria (+38,1%) e la Calabria (+37,9%). Tra le grandi città, invece, spiccano Roma (+31,4%) e Genova (+32,2%), seguite da Firenze (+28,9%) e Torino (+28,2%). Bene anche Napoli (+27,6%), Milano (+24,4%) e tutte le altre principali città.

Tra le 8 grandi città  monitorate, i maggiori rialzi rispetto al 2020 si osservano a Genova e Roma (rispettivamente +32,2% e +31,4%).

Oltre all’andamento del mercato delle abitazioni, il rapporto pubblicato e disponibile online contiene anche un’approfondita analisi dell’andamento dell’indice di Accessibilità (Affordability), una misura della possibilità di accesso all’acquisto della casa da parte delle famiglie, e dei vari fattori che lo influenzano.

Nel corso del 2021 le condizioni di accesso delle famiglie all’acquisto di un’abitazione contraendo un mutuo risultano essere rimaste sostanzialmente stabili sia rispetto ai livelli dello scorso anno che a quelli del 2019 che, ricordiamo, rappresentava il valore massimo delle condizioni di accesso nell’intero orizzonte temporale osservato.

A favorire la tenuta dell’indice avrebbero concorso il permanere di un livello contenuto dei tassi di interesse, anche se in lieve crescita, e il sostanziale recupero dei livelli pre-pandemici del reddito delle famiglie italiane, grazie all’azione di sostegno anticiclica della politica fiscale.

A peggiorare le condizioni di accesso, invece, avrebbero contributo una crescita dei prezzi delle case del 2,2% nella media del 2021 che ha fatto seguito alla crescita del 2,4% dell’anno precedente.

La tenuta su livelli elevati delle condizioni di accesso all’acquisto di una abitazione risulta, inoltre, piuttosto omogenea a livello territoriale; in particolare, solo in Lombardia l’indice di accessibilità non è cresciuto rispetto allo scorso anno, mentre lo è lievemente in 11 regioni, tra cui vanno segnalate Lazio, Piemonte, Puglia, Sicilia e Toscana.

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