In concomitanza con l’apertura a Düsseldorf di Glasstec, AGC Glass Europe ha annunciato il suo impegno per la neutralità carbonica entro il 2050, con l’obiettivo intermedio di ridurre le emissioni dirette e indirette di CO2 del 30% nel 2030 rispetto al 2019.
Nel quadro della roadmap verso la neutralità del carbonio, il Gruppo ha annunciato che entro la fine dell’anno produrrà una gamma di vetri float, con le stesse prestazioni e qualità estetiche, ma con un’impronta di carbonio inferiore a 7 kg/m2 (per spessori pari a 4 mm): una riduzione pari al 40% rispetto al vetro standard, e in evoluzione per altri prodotti.
A parlarne in modo approfondito durante la conferenza stampa internazionale Davide Cappellino, Presidente AGC Architectural Glass Europe & Americas Company (nell’immagine al centro) , Marc Foguenne (Vicepresidente Sostenibilità, AGC Architectural Glass Europe & Americas Company- nell’immagine a sx), ed Enrico Ceriani Vicepresidente Divisione Upstream, AGC Architectural Glass Europe & Americas Company (nell’immagine a dx ).
La chiave per raggiungere l’ambizioso obiettivo è un approccio olistico integrato che comprende numerosi interventi che posso essere sintetizzati in sei aspetti principali: l’approvvigionamento sostenibile delle materie prime, innovazioni tecnologiche nei macchinari produttivi e nei processi di lavorazione, costante aumento nell’utilizzo di vetro riciclato, utilizzo di fonti di energia rinnovabile e l’ottimizzazione dei trasporti, sia alla fine della lavorazione per i diversi processi di finitura delle lastre sia del prodotto finito.
Il costo dell’energia non spaventa l’azienda: la riduzione delle emissioni di carbonio è un
“obiettivo obbligatorio” per tutto il comparto dell’edilizia europeo, e già le legislazioni si stanno muovendo in tal senso, e l’approccio Cradle to Cradle iniziato e in costante sviluppo dal Gruppo lo renderà possibile.
(Federica Gasparetto)
