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Assemblea Generale UNICMI 2022: insieme per intercettare il futuro

Nel corso dell'assemblea annuale dell'associazione, cresciuta della nuova divisione AIPPEG, circa 150 imprenditori e manager si sono confrontati a Milano sui trend macroeconomici e sulle tendenze del mercato delle costruzioni. Elementi base i dati presentati da Gianclaudio Torlizzi e da Carmine Garzia

Oltre 120 nuove aziende associate e l’incorporazione di AIPPEG che diventa una nuova divisione: questo il perimetro in cui si è svolta all’Hotel Enterprise di Milano l’Assemblea Generale UNICMI 2022.

Assemblea generale UNICMI 2022 come sempre “orchestrata” da Pietro Gimelli , direttore generale, ed aperta dalla relazione di Guido Faré giunto all’ultimo anno della sua presidenza di UNICMI.

Relazione nella quale ha rilevato come la crescita rappresentata da 122 nuovi soci che nel corso del 2022 sono entrati in UNICMI rappresenti lo sviluppo compiuto di una identità orizzontale, di un linguaggio comune e di competenze qualificate che saldano nell’associazione i diversi comparti di mercato su cui operano i soci.

Molti i serramentisti arrivati in associazione grazie al progetto che ha coinvolto attivamente la Divisione Sistemi per Serramenti, altri nuovi soci arrivati grazie all’intensissima attività svolta dalla Divisione Equipaggiamenti per Infrastrutture di mobilità; ma non solo, anche aziende produttrici di accessori, facciatisti, vetrai, dell’isolamento e tenuta, delle strutture in acciaio si sono associati e insieme all’incorporazione dell’associazione AIPPEG – divenuta   Divisione Produttori di Pannelli ed Elementi Grecati – AIPPEG –  rappresentano un riconoscimento dello sviluppo nell’orizzontalità di una associazione che dall’attività – poi illustrata da Gimelli -, mette indubbiamente al centro il Socio, i suoi bisogni, la sua necessità di essere rappresentato, di essere aiutato ad intercettare i trend di mercato che caratterizzeranno l’immediato futuro.

Un futuro che secondo UNICMI si svilupperà su quattro grandi temi che caratterizzeranno nei prossimi 5 anni il fare impresa delle aziende rappresentate:

1- Pensare un mondo senza detrazioni;

2- Organizzare un’offerta qualificata e competitiva sugli appalti pubblici;

3- Organizzare sostenibilità e comunicarla;

4 – Aumentare la competitività e la visibilità sul mercato dell’offerta nazionale.

Un futuro i cui numeri appaiono controversi come andamento interpretativo ma sempre concorrenti  sul possibile risultato finale di mercato, fatturato e marginalità.

Nella sua relazione “Quale futuro per energia e materie prime alla luce della deglobalizzazione”Gianclaudio Torlizzi di T-Commodity ha evidenziato come il comparto delle commodities si appresti a chiudere il 2022 con un indice in flessione.

In questi mesi ne abbiamo più volte trattato sulle pagine di serramenti design e componenti, e nella sua esposizione Torlizzi ha sottolineato come ritenga sia un errore pensare che il ciclo rialzista inaugurato nel marzo 2020 sia terminato.

Il ritracciamento dei prezzi verso il basso che ha investito negli ultimi mesi il settore delle materie prime dagli acciai ai metalli passando per i beni alimentari, sarebbe stato infatti alimentato da un lato dall’effetto distruzione della domanda legata alla crisi energetica che ha investito l’Eurozona in maniera particolarmente violenta nella scorsa estate e dall’altro dal decongestionamento delle scorte di magazzino dopo la crisi da offerta che ha caratterizzato l’interno 2021.

A gravare sui mercati sono inoltre giunti l’ondata di lockdown in Cina e l’adozione della politica monetaria in senso restrittivo da parte della Federal Reserve che ha spinto al rialzo il dollaro comprimendo in prezzi delle commodities. Tuttavia a sua opinione sarebbero già emersi i primi segnali di una ripresa del superciclo rialzista. I segnali che avrebbero come riferimento  l’allentamento in Cina della cosiddetta Strategia Covid Zero e gli  annunci della banca centrale Usa di arrestare il ciclo di rialzo dei tassi di interesse.

A seguire Carmine Garzia, responsabile dell’Ufficio Studi Economici UNICMI, ha brevemente dettagliato  l’aggiornamento della “Crescita economica e sviluppo del mercato delle costruzioni. Le prospettive per il 2023” evidenziato come, dopo un 2021 eccezionale, il mercato dei serramenti continui a crescere a doppia cifra anche nel 2022 grazie alla spinta degli incentivi fiscali  e come,  nonostante la paventata rimodulazione, anche le stime per il 2023 rimangano  positive quantomeno come volume di fatturato.

Rimandandovi per i dettagli ad uno dei prossimi numeri della rivista, è indubbio che sulla crescita oltre alla rimodulazione degli incentivi si addensano  nubi sul costo delle materie prime e sull’andamento dell’inflazione. Parametri ai quali si legherà la capacità di generare una crescita redditizia soprattutto legata all’ottimizzare di processi e servizi per recuperare marginalità.

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