Incentivi

On. Erica Mazzetti (FI) su riqualificazioni edilizie: verso nuovo modello

Dopo aver ospitato le riflessioni dell'On Antonio Misiani sui nodi degli eco incentivi, e del Superbonus in particolare, che tanto stanno facendo discutere in ambito parlamentare distanza , siamo tornati a coinvolgere Erica Mazzetti Deputata di Forza Italia, componente VIII Commissione ambiente Responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici

Come avevamo anticipato, sempre con lo scopo di cercare di capire la possibile evoluzione della materia incentivi e detrazioni fiscali dedicate alle riqualificazioni edilizie, dopo Antonio Misiani –Responsabile Economia Segreteria Nazionale PD ma fino all’anno scorso viceministro dell’economia, siamo tornati a coinvolgere anche l’On. Erica Mazzetti Deputata di Forza Italia, componente VIII Commissione ambiente Responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici.

Rimandandovi per ulteriori dettagli alle pagine del numero in distribuzione di “Serramenti Design e Componenti”,  la sua premessa è che:

” La partita del patrimonio edilizio in Italia rimane centrale nel dibattito legislativo, per il suo valore di ricchezza diffusa determinata dall’attitudine alla proprietà familiare e dal peso dell’asset immobiliare fra le principali e più solide voci della ricchezza privata nel nostro Paese. Dopo un consistente periodo di discussioni e dilazioni, strumenti di che avevano giocato una parte in questo ambito e che tendevano ad essere considerati da alcuni essenziali per incoraggiare alla riqualificazione edilizia sono stati abbandonati.

Il SuperBonus, lo sconto in fattura e la cessione del credito non saranno più leve a disposizione del mercato per attrarre l’attenzione dei potenziali interessati e non svolgeranno la funzione di spinta alla riqualificazione del patrimonio immobiliare che hanno esercitato fin qui.

Una stagione è così terminata e dobbiamo fare in modo che il passaggio ad un nuovo modello sia il meno doloroso possibile per tutti, settore edile, cittadini e amministrazione pubblica.

Riqualificazioni edilizie incentivate: pro e contro

Nel tracciare un bilancio, ci sono aspetti sicuramente positivi, come l’efficienza raggiunta e il taglio alle emissioni inquinanti, e altri da correggere, come l’eccessiva spesa per lo Stato e il disequilibrio conseguente ad un uso improprio e anche doloso degli strumenti. È evidente che ci sono stati degli errori nel metodo e nel merito: il modo in cui i bonus sono stati pensati non era sostenibile e oggi in molti ne pagano le conseguenze. Questa scelta di campo avrà un effetto sul mercato della riqualificazione immobiliare, indubbiamente: il passaggio verso un regime diverso va accompagnato con un pensiero progettuale che includa strumenti adeguati, dando prospettive di crescita strutturale al settore.

Tuttavia, ci sono delle scelte che pesano sul tema: una di queste è l’incremento dei tassi di interesse, che è ormai chiaro produce conseguenze onerose, primo su tutti l’aumento dei tassi sui mutui, che ci auguriamo di reindirizzare se non di cambiare radicalmente anche con una nuova maggioranza che esca dalle prossime elezioni europee, una maggioranza che auspichiamo di Centrodestra.

Se vogliamo rimettere in carreggiata il sistema dovremo saper trovare formule adeguate a contenere il tasso di inflazione alternative all’incremento dei tassi che non ha sortito gli effetti sperati e ha avuto le ben note conseguenze indesiderate sul mercato dei prestiti.

 Riqualificazioni edilizie e possibili misure “compensative”

Quali misure “compensative” potrebbero intervenire diversi provvedimenti, che proviamo ad articolare: per i mutui, intanto, c’è stato un primo stop agli aumenti, merito delle continue pressioni esercitate dalla maggioranza di Governo. Allo stesso modo, abbiamo messo in campo un atteggiamento di maggiore corrispondenza alla situazione concreta alla normativa sulle ‘case green’ che non ci ha mai convinto perché eccessivamente costrittiva e difficilmente applicabile, per come è stata pensata, alla nostra realtà immobiliare ed economico-sociale, quella di un Paese come il nostro che ha caratteristiche completamente diverse dagli altri europei.

Siamo peraltro consapevoli che queste misure “compensative” una volta chiusa l’epoca del SuperBonus, possano risultare sufficienti a sostenere un’evoluzione necessaria verso un’edilizia sostenibile ambientalmente ed economicamente e che difficilmente basteranno gli Ecobonus “tradizionali” a stimolare il mercato.

Proprio per questa ragione abbiamo lavorato in questo senso, evitando di cadere nella retorica di chi ha raccontato agli italiani una bugia come quella di Conte ovvero di poter rifare la casa gratis (quindi con i soldi di tutti i contribuenti). Non è il momento di promesse di facciata, anzi: già a luglio Forza Italia, a mia prima firma, ha presentato una Proposta di Legge riguardante i temi dell’efficientamento energetico, sismico ed idrico degli immobili che permette di rilanciare il cammino verso quegli obiettivi di sistema, con una rigorosa attenzione alla salvaguardia delle casse statali e degli equilibri di bilancio.

Riqualificazioni edilizie e EPBD

L’esistenza degli ambiziosi traguardi proposti da parte del legislatore europeo che si concretizzano nelle Direttive EPBD e Green House rimane un elemento sfidante, al quale contiamo di dare risposte più coerenti con il panorama nazionale e le sue dinamiche, ma le caratteristiche di questa nostra risposta sono ben delineate: serve una stagione di stabilità normativa che preveda incentivi proporzionali ai livelli di efficienza raggiunti ma, e questo è il più importante cambiamento, inversamente.

L’Europa deve darci obiettivi generali e senza obblighi e vincoli, lasciando a noi il compito di costruire il sistema migliore e gli strumenti più adeguati affinché le imprese lavorino in serenità e i cittadini possano programmare i loro investimenti a tutela della propria ricchezza e in un’ottica di riqualificazione progressiva del patrimonio immobiliare. Forza Italia dimostra di capire cosa non è andato con i vecchi bonus giallorossi adottando leggi migliori, più chiare e soprattutto eque.

(di Marco Oldrati)

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