Gruppo CAP: la nuova sede firmata Claudio Lucchin & architetti associati

È stata inaugurata la sede di Gruppo CAP, a Milano, progettata da Claudio Lucchin & architetti associati con soluzioni per facciata Schüco

Lo studio Claudio Lucchin & architetti associati ha firmato il progetto per la nuova sede di Gruppo CAP, gestore del servizio idrico della Città Metropolitana di Milano.
L’acqua, fulcro dell’attività di Gruppo CAP, è l’elemento alla base della nostra idea progettuale”, spiega l’architetto Claudio Lucchin. “È presente nella piazza antistante in cui l’edificio si rispecchia, dove sembra galleggiare leggero e sospeso. Per aprire la costruzione verso l’esterno ed esaltarne la fluidità, sono stati eliminati i muri perimetrali: in questo modo, il complesso si permea con il contesto urbano e ne diventa parte attiva e integrante, favorendo l’aggregazione e le relazioni”.
All’acqua e alla morfologia delle sue reti si ispira la facciata stessa dell’edificio, dove si sviluppa una trama tessuta dalla disposizione particolare delle finestre, che richiama la celebre opera Composizione con linee (1917) di Piet Mondrian. La motivazione è ben precisa: il rispetto di criteri funzionali, che assumono qui un valore simbolico. Le finestre, infatti, con la loro particolare conformazione, diventano un potente mezzo di comunicazione: da questi elementi, si evince la forza e l’importanza delle connessioni, intese sia come capillarità della rete di servizi del gruppo CAP, che dal punto di vista di coinvolgimento e partecipazione sociale.
In questo contesto si è inserita la collaborazione con Schüco Italia partner fondamentale nell’eccellenza e qualità dei suoi sistemi in alluminio, nel supporto continuo verso i tecnici specializzati del costo engineering e per l’affidabilità dei serramentisti.
La collaborazione dell’azienda ha previsto diversi compiti:

  • lo sviluppo 3D da parte del Custom Engineering Schüco di componentistica particolare che consentisse il raccordo, senza soluzione di continuità, di quei sistemi in alluminio installati partendo da zone verticali dell’involucro, per poi continuare sulla parte “spiovente”, con un’inclinazione di -8°;
  • la conduzione di test specifici di resistenza agli agenti atmosferici (aria, acqua e vento) e di resistenza agli urti su un mockup dalle dimensioni reali del cantiere della sezione inclinata di -8° rispetto alla verticale;
  • la conseguente realizzazione di campioni pilota dei nodi più frequenti, che sono serviti a facilitare la lavorazione dei profili in officina da parte di IALC e a ridurre al minimo la possibilità di errore, nella realizzazione di ben 420 finestre diverse una dall’altra, velocizzando le tempistiche di avanzamento lavori;

In facciata sono stati inseriti dei serramenti fissi, altri apribili manuali e motorizzati con apertura verso l’esterno. Gli apribili motorizzati sono stati realizzati adattando il sistema Schüco AWS 114 TipTronic al serramento custom per consentire una movimentazione agevole anche laddove le finestre non sono accessibili manualmente. Inoltre, tutte le specchiature dei serramenti di facciata sono smontabili dall’interno dell’edificio: in caso di rottura del vetro, il profilo così customizzato rende agevoli gli interventi di sostituzione.

Foto di Paolo Riolzi

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