Come avviene oramai da diversi anni in concomitanza della presentazione del RAEE, ENEA ha divulgato anche i risultati del consueto “Rapporto sull’andamento delle detrazioni fiscali per l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia negli edifici esistenti” giunto alla 14esima edizione.
Studio molto atteso perché contenente i primi risultati a consultivo, quelli del 2022, di tutti gli incentivi applicabili offrendo anche per il Superbonus 110% quei dai di dettaglio necessari a dimensionarne economicamente l’effetto sulle filiere coinvolte dagli interventi trainati e trainanti.
Dati di dettaglio per tipologia di intervento non resi disponibili dai consueti bollettini rilasciati mensilmente da ENEA di cui diamo puntuale dettaglio.
Insieme composto dalle rilevazioni relative alle detrazioni fiscali per la riqualificazione e il recupero del patrimonio edilizio costituito da Ecobonus, Bonus Casa (ristrutturazione), SuperEcobonus 110% e dal Bonus Facciate 90% che ha necessariamente spinto i recensori lo studio ad essere estremamente concisi nel delinearne i diversi profili di applicabilità, anche per la necessità di descriverne il perimetro normativo che ne ha definito (e pure modificato) aliquote ed applicabilità all’interno di uno scenario legislativo molto legato alle intervenute direttive europee definite secondo la traiettoria del Green Deal europeo.
In questo senso vale sicuramente la pena ricordare pure in questa sede che l’adozione delle 14 leggi, note anche come Pacchetto “Fit for for55”, ha già identificato e scalettato mezzi e le modalità per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni al 2030 e la neutralità climatica non oltre il 2050.
Anche se molto verticalizzata su serramenti ( trainati e non) la notevole quantità di dati riportati nel rapporto inevitabilmente costringe anche a noi ad essere molto riassuntivi nella nostra analisi che meglio potete approfondire sulle pagine di “Serramenti Design e Componenti” del numero in distribuzione.
Analisi che non poteva che iniziare dal quantificare il peso economico che la sostituzione/acquisto di serramenti ha avuto nel SuperEcobonus – nel quale erano inseriti tra gli interventi trainati – la cui spesa per il solo intervento “trainato” relativo ai serramenti risulta collocarsi oltre i 12,5 miliardi di euro.
Spesa che si inserisce in un quadro complessivo di lavori realizzati e fatturati che ammonta a 45,21 miliardi di euro con un conseguente onere per lo Stato di 49,72 miliardi euro.
In termini numerici le asseverazioni sono state 352.101 e gli interventi agevolati hanno riguardato per il 13,2% gli edifici condominiali, per il 58,0% gli edifici costituiti da una singola unità immobiliare e per il 28,8% le unità immobiliari funzionalmente indipendenti presenti all’interno di edifici condominiali.
Molto significativo per la filiera, sottolineare come il dettaglio degli interventi effettuati in regime di SuperEcobonus rileva che nel 2022 è stata proprio la sostituzione dei serramenti – che ribadiamo figura tra gli interventi trainati – quella largamente più effettuata: 458.705 interventi per una superficie di oltre 8,1milioni di mq.
Ecobonus e bonus casa
Super incentivo che ha oggettivamente continuato a fare da traino anche alla crescita delle richieste relative all’Ecobonus che nello stesso anno risultano avere superato i 900mila interventi attivando investimenti per oltre 6,8 miliardi di euro, di cui oltre 5 destinati alla sostituzione dei serramenti ( 2,3 miliardi) e dell’impianto di climatizzazione invernale, in larga maggiorana riferibile alle pompe di calore.
Come abbiamo ripetutamente segnalato, l’introduzione nel 2018 della rimodulazione al 50% della percentuale di incentivo ammesso a detrazione per i soli serramenti e schermature solari si è creata una significativa differenza di attrattività tra i diversi interventi che ha notevolmente penalizzato la sostituzione dei serramenti che fino a quell’anno rappresentavano quello maggiormente diffuso (oltre il 50%).
Progressivamente, infatti, si è assistito ad un costante spostamento delle “preferenze” fino a ribaltare le posizioni che anche nel 2022 vedono la climatizzazione invernale essere, con oltre il 64%, il più diffuso mentre l’intervento di sostituzione dei serramenti si attesta poco oltre il 20,5% con un numero di interventi complessivi pari a 193.639, ai quali oltre a sommare quelli effettuati con riferimento ad altri commi (sia il 344 che il 345a) bisogna aggiungere gran parte quota parte degli oltre 46mila interventi di sostituzione effettuati, e comunicati, usufruendo sempre del 50% ma relativo al Bonus Casa.
Quantità che pur “contenendo” la sostituzione di una certa quantità di portoncini di ingresso, risulta essere per i soli serramenti verosimilmente di molto inferiore a quella reale perché – va ricordato – pratica più “sbrigativa” da assolvere.
Puntualizzazione a parte, interessante rilevare come a livello tendenziale gli investimenti attivati negli ultimi 8 anni dall’Ecobonus ammontano ad oltre 38 miliardi di euro (dei quali poco meno di 14 miliardi attivati dalla sostituzione dei serramenti) valore che supera i 60 prendendo come riferimento il 2007 anno di avvio della detrazione e come la sostituzione dei serramenti continui ad avere un rapporto costi benefici di gran lunga migliore di altri interventi più “incentivati”.
(Edo Bruno)
