Una collaborazione a livello di progettazione integrata e consulenza commerciale: è questa la base su cui si sta sviluppando il progetto OLC, Outdoor Leading Companies. Scopo dell’iniziativa, promossa da KE, Varaschin Outdoor Therapy e Piscine Castiglione è offrire un servizio ad architetti e designer sia in ambito residenziale che hospitality attraverso la proposta di prodotti complementari. Gli arredi per esterni di Varaschin, i progetti per piscine e aree wellness di Castiglione e le schermature solari di KE, infatti, compongono un sistema di soluzioni integrate per il progetto dedicato agli spazi outdoor.
Le tre aziende partner hanno presentato il progetto OLC a Milano in previsione del vicino Salone del Mobile e hanno posto l’accento sul concetto di sostenibilità, perseguita dalle tre realtà sia in termini di filiera, contenendo l’impatto sull’ambiente, sia di scelta di materiali e sistemi per ciascun prodotto e progetto. Enrico Marini, Media Communication Manager di Piscine Castiglioni, Stefano Giust, Direttore Operativo COO di Varaschin, ed Emanuela Barbieri, Marketing Director di BAT Group con Gianni Andreetta, Technical Director e Marketing Operations Manager di KE hanno presentato le aziende e i loro programmi per il vicino futuro.
KE, nello specifico, ha presentato le tre soluzioni di punta per il 2024: Quad, Sunlight e Screeny Hide. L’architetto Christian Grande, specializzato in yachting, automotive e interior design, presente a Milano, ha presentato in questa occasione l’evoluzione di Quad, di cui ha curato la riprogettazione, descrivendola come un esempio di minimalismo: “Quad è la soluzione d’ombra bilanciata fra armonia e meccanica e si presenta al mercato con un minimalismo estremo, eliminando il superfluo ma lasciando tutto ciò che serve”. Il nuovo design rende la tenda estensibile adatta per progetti di varia tipologia, considerando che è installabile a parete e a soffitto, con braccio Aki o Balteus e può essere movimentata con motore o manualmente attraverso un arganello. Il concept di Quad aderisce, secondo la visione di Grande, al motto di Leonardo da Vinci secondo cui “la semplicità è la suprema sofisticazione
