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Producta spinge su ricerca, tecnologia e sostenibilità

Nata nel 1976 dalla decennale esperienza di Estroplast (azienda attiva nel settore degli avvolgibili in PVC)  Producta si appresta a festeggiare  l’importate traguardo dei 50 anni di attività

Producta spinge su ricerca, tecnologia e sostenibilitàNata nel 1976 dalla decennale esperienza di Estroplast (azienda attiva nel settore degli avvolgibili in PVC)  Producta si appresta a festeggiare  l’importate traguardo dei 50 anni di attività  sviluppata con il dichiarato obiettivo di trovare soluzioni custom e prodotti estrusi ad hoc e su disegno del cliente, secondo precise specifiche – sempre in conformità con le normative internazionali – studiando e costruendo al proprio interno matrici e filiere per la produzione di estrusi in vari polimeri.

Obiettivo perseguito dall’azienda facendo delle tecnologie digitali e delle metodologie di progettazione all’avanguardia il proprio punto di forza. Questo “anche grazie ad un’attrezzata officina meccanica con un centro di lavoro CNC e un elettroerosione a filo di ultima generazione che consentono la realizzazione di matrici per vari polimeri, come gomme EPDM compatte ed espanse, o co-estruse, gomme siliconiche. Ma anche PVC rigido e morbido, gomme termoplastiche TPE-S e TPE-V, tecnopolimeri qualificati come la Poliammide 6.6 con carica di fibra vetro del 25%” viene sottolineato nel comunicato.

Da rimarcare in proposito che negli ultimi anni Producta, in collaborazione con il dipartimento di Chimica di UNICAM – Università di Camerino, ha sviluppato un’importante divisione di ricerca e sviluppo dedicata alla de-vulcanizzazione e al riciclo delle guarnizioni in gomma con l’obiettivo di creare prodotti eco-sostenibili. Inoltre, l’azienda collabora i da diversi anni con la National Technical University of Athens per la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie e materiali performanti in linea con le richieste del mercato.

Ricerca, tecnologia ma anche grande attenzione alla sostenibilità. Producta ha, infatti, anche partecipato come partner in bandi europei, come produttore specializzato nel riciclo e riutilizzo dei polimeri sintetici, quale “Impure 2020”. Ma anche ad “HORIZON 2020” all’interno del più ampio programma “Fondo Crescita Sostenibile”, attivato dal Ministero dello Sviluppo Economico su direttive UE.

Bando, vale la pena ricordalo, destinato al finanziamento di progetti di ricerca applicata allo sviluppo industriale con interventi strategici a significativo impatto sull’economia sostenibile e sulla competitività dell’apparato produttivo.

Sono stati quindi ideati diversi metodi di riciclo come la rigenerazione e la devulcanizzazione che permettono di riutilizzare la gomma di scarto, considerati simili però sono diversi nel grado di rottura del reticolo della gomma e nella struttura molecolare del materiale polimerico.

La devulcanizzazione mira ad invertire la vulcanizzazione senza danneggiare il polimero e consiste nella rottura dei legami zolfo, mentre il recupero va a rompere anche i legami carbonio della catena polimerica andando a compromettere le proprietà del materiale riciclato. Da qui lo sviluppo il un originale processo di riciclo in grado di devulcanizzare più di tre volte la stessa gomma al suo fine vita, mantenendo le performance della guarnizione nella sua linea “Green Line”.

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