Aggiornata dal Centro Studi dell’ANCE l’interessante ricerca “Il ruolo del settore delle costruzioni nel sistema economico: struttura, interdipendenze settoriali e crescita“, sviluppata in collaborazione con ISTAT.
Studio che partendo dalle tavole intersettoriali pubblicate dall’Istat, permette di valutare gli effetti, diretti, indiretti e indotti sul sistema economico e sull’occupazione, generati da una spesa aggiuntiva nelle costruzioni.
Come ben noto, quello delle costruzioni è un settore che da sempre si distingue per la sua lunga e complessa filiera e per un basso livello di dipendenza dalle importazioni nel processo produttivo, con la maggior parte degli acquisti produttivi che ha origine interna, serramenti e sistemi di facciata compresi.
Complessivamente il comparto delle costruzioni acquista beni e servizi per quasi il 90% da altri comparti di attività economica, di cui la quasi totalità ha origine produttiva interna. Di conseguenza, i benefici derivanti dalle interconnessioni con i fornitori restano prevalentemente entro i confini nazionali.
Scendendo brevemente nel dettaglio si è rilevato come una domanda aggiuntiva di 1.000 milioni di euro nelle costruzioni genera effetti diretti e indiretti pari a 2.105 milioni di euro.
Tenendo quindi conto anche dell’effetto indotto, la ricaduta sul sistema economico risulta essere di 3.303 milioni di euro di cui:
2.105 milioni nei settori direttamente ed indirettamente collegati all’edilizia (beni e servizi necessari al processo produttivo delle costruzioni che a loro volta attivano altri settori in modo indiretto);
1.198 milioni nei settori attivati via moltiplicatore della spesa delle famiglie: le produzioni dirette ed indirette remunerano il fattore lavoro con redditi che alimentano una spesa in consumi finali che a sua volta richiede maggiori produzioni – effetto indotto.
Sempre secondo la ricerca altrettanto importante risulta essere l’incremento generato dal punto di vista degli occupati. Infatti, la produzione aggiuntiva di 1.000 milioni di euro in costruzioni risulta produrre un incremento di 15.013 unità di lavoro di cui 9.309 direttamente nel settore delle costruzioni (pari ad una percentuale del 62%) e 5.704 nei comparti collegati.
Come logico attendersi, considerano i prodotti della costruzione di edifici e dei lavori specializzati separati dal prodotto delle opere di ingegneria civile, l’effetto moltiplicativo dell’attivazione diretta e indiretta generato da una domanda aggiuntiva di 1.000 milioni di euro porta a valori pari rispettivamente a 2.104 miliardi di euro (effetto diretto = 1.577 ed effetto indiretto = 527) e a 2.122 (effetto diretto = 1.595 ed effetto indiretto = 527) mentre in termini di occupazione generata l’ammontare si attesta a 15.483 occupati nelle costruzioni di edifici e lavori di costruzione specializzate e a 14.159 nelle opere di ingegneria civile.
Tale caratteristica rimarca ancora una volta l’importanza del settore come catalizzatore di crescita, data la sua capacità di influenzare in modo significativo l’occupazione e la produzione di un ampio numero di altri settori produttivi. In merito agli effetti moltiplicativi, infatti, per importanza di attivazione sull’economia nazionale le costruzioni risultano contendere il primato con il solo settore energetico.