Come previsto dall’Art. 4 comma 7 DM 256 del 10 luglio 2024, ENEA ha pubblicato nei tempi previsti un elenco non esaustivo delle tipologie di interventi di efficienza energetica che possono essere utilizzate dalle imprese “energivore” (si pensi agli impianti di estrusione di profili in alluminio e PVC ed ai forni di produzione del vetro piano) per formulare proposte di interventi da riportare nel rapporto di diagnosi energetica che permettono di ricevere le agevolazioni di Stato. Aiuti e agevolazioni in bolletta che devono però essere destinati al finanziamento di progetti di efficientamento energetico.
– dare attuazione agli interventi di efficientamento energetico previsti dalla diagnosi che abbiano un “tempo di ritorno” inferiore ai tre anni e un investimento proporzionato all’agevolazione;
– coprire almeno il 30% dei consumi con energia da fonti che non emettono carbonio;
– investire almeno il 50% dell’agevolazione in progetti per la riduzione di emissioni di gas serra.
L’elenco reso disponibile è costituito da due tabelle A1 e A2. La tabella A1 contiene un articolato lungo elenco, ma comunque non esaustivo, degli interventi ammessi raggruppati per area o famiglia omogena di interventi nei quali sono, ovviamente, compresi anche quelli relativi all’involucro edilizio (lettera j) che coinvolgono serramenti, schermature solari e cappotto .
La tabella A2 approfondisce gli interventi relativi alle linee produttive, contenenti la tipologia di intervento e il relativo codice ATECO potenzialmente interessato dall’intervento.
L’elenco dei codici ATECO è ricavato dall’analisi delle diagnosi pervenute ad ENEA nel periodo dicembre 2019-dicembre 2023, non è esaustivo e l’intervento può quindi essere considerato anche per altri codici ATECO.
Come stabilito l’elenco dovrà essere aggiornato da ENEA con cadenza biennale.