“Sono felice di vedervi qui oggi per più di un motivo: perché parliamo di fare impresa, di futuro e di export. Tre argomenti che mi appassionano, in cui credo fortemente, da sempre, e che hanno caratterizzato tutta la mia vita professionale, come quella di moltissimi imprenditori della meccanica che vedo qui presenti.” Così Sandro Bonomi, presidente di ANIMA e neo riletto presidente di ORGALIME ha aperto ieri a Milano i lavori della assemblea generale dei soci la Federazione delle Associazioni Nazionali della Meccanica Varia e Affine di Confindustria. Lavori che hanno visto la partecipazione di Giorgio Squinzi, presidente Confindustria, e Federico Bernardi, direzione generale per la promozione del sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri. Al centro della tavola rotonda che ha seguito gli interventi, le considerazioni dettagliate da Marco Fortis, vice presidente Fondazione Edison nel suo intervento “Export 2015. Riparte tutto dall’Europa” e i dati sull’andamento della produzione meccanica che complessivamente evidenzia nel preconsuntivo 2014 un trend in leggero calo (-0,3%) per un totale di fatturato complessivo stimato in 39,9 miliardi di Euro ed un’aspettativa di lieve aumento (+0,7%) per il 2015. A fare da traino dell’industria meccanica le tecnologie per l’efficienza energetica e quelle legate all’alimentare. In particolare per quanto 
riguarda le esportazioni che per la meccanica sono arrivate ad assorbire nel 2014 il 58,4% della produzione, pari ad un valore di 23 miliardi di Euro. Trend che tuttavia evidenzia, in controtendenza rispetto agli anni precedenti, un rallentamento registrando un +1,1% nel 2014 che si stima sarà ripetuto nel 2015. “La novità non è il calo della produzione manifatturiera ma che non c’è un cambio di passo. L’export della meccanica non cresce più con la stessa intensità – ha sottolineato Bonomi – Il valore delle esportazioni ci contraddistingue da sempre perché la Meccanica è ricercata e apprezzata per la sua qualità distintiva. Eravamo abituati a leggere dei segni più incoraggianti mentre non è più così. Ad oggi non riusciamo a quantificare le ripercussioni delle sanzioni russe ma il timore è forte e le nostre aziende iniziano a subirne gli effetti. Le esportazioni sono rivolte solo per il 39% verso i Paesi europei. Ma non solo l’Italia sta arrancando: anche la Germania si sta rendendo conto che la crisi è arrivata anche lì”. 
Ma l’Italia ha una grande occasione da sfruttare per dare una svolta a quella che è stata, eufemisticamente, definita “…Una lunga parentesi grigia”: l’EXPO 2015. “EXPO 2015 rappresenta la piattaforma ideale per sviluppare tutto il B2B, possibile e immaginabile. Il mondo è a casa nostra curioso di conoscerci oltre che di farsi conoscere” ha ribadito con forza Bonomi. Tornando ai dati presentati in relazione ai sei macrosettori che costituiscono il comparto della meccanica, quest’anno si sta registrando una stabilità generalizzata della produzione: macchine e impianti per l’energia e montaggio impianti industriali (0%), logistica e movimentazione delle merci (+0,3%), tecnologie alimentari (+0,9%), tecnologie e prodotti per l’industria (+1,3%), impianti, macchine e prodotti per l’edilizia (-0,5%), macchine e impianti per la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente (-0,2%). Le previsioni per il 2015 non riscontrano ampie variazioni per i comparti “energia” (+0,9%), “logistica” (+0,3%), “industria” (+1,3%), “edilizia” (-0,5%), “sicurezza” (-0,2%) e “alimentare” (+0,8%). Per quanto concerne l’export, mantengono segno positivo per il 2015 tutti i comparti: “energia” (+1,4%), “alimentare” (+1,1%), “edilizia” (+0,6%), “industria” (+0,8%), “logistica e movimentazione delle merci” (+1,5%), “sicurezza” (+1,5%).
