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A Ferrara l’assemblea generale ANFIT. Nuove iniziative, nuove opportunità e nuovi obblighi

L'incontro è stata pure occasione di riflessione a tutto campo sugli strumenti sviluppati nel corso del tempo e messi a disposizione delle aziende associate: dal marchio Quality ANFIT all’Etichetta Energetica numerata, al Label di Posa che finalmente sembra effettivamente poter decollare e alle due assicurazioni RCP e Rimpiazzo che dal 2017 saranno rese obbligatorie

Assemblea 1

Si è svolta nel Castello di Ferrara,  città dove l’associazione ha trasferito la sua sede operativa, l’assemblea generale di ANFIT guidata da Laura Michelini che giusto un anno fa a Trento aveva delineato strategie, programmi e obiettivi a breve e medio termine. Un’assemblea che, oltre agli adempimenti statutari a cura del consigliere Germano Agostini, si è rivelata un’ occasione di riflessione a tutto campo sugli strumenti sviluppati nel corso del tempo e messi a disposizione delle aziende associate: dal marchio Quality ANFIT all’Etichetta Energetica numerata, al Label di Posa che finalmente sembra effettivamente poter decollare  e alle due assicurazioni RCP e Rimpiazzo  derivate dall’accordo con Reale Mutua il cui costo in funzione delle garanzie offerte appare essere effettivamente  molto competitivo anche inteso come strumento differenziale di marketing ( 500 Euro/anno per le aziende associate che fatturano meno di 1 milione di Euro), assicurazioni che comunque diverranno obbligatorie per i soci a partire dal 1° gennaio 2017 e che sicuramente hanno concorso all’apertura dell’associazione ai produttori di serramenti in ogni materiale. Al già consistente pacchetto di iniziative è stato aggiunto il nuovissimo protocollo Rivenditori e Installatori qualificati, il restyling del logo associativo e i lavori per un nuovo sito web che presto vedrà la luce. Tanto lavoro per “….Un’Associazione che di fatto con i propri regolamenti  ha anticipato la proposta di legge sulla tracciabilità digitale dei prodotti italiani che è in discussione in Parlamento e che potrebbe venir presto approvata – ha sottolineato Laura Michelini  -. I Soci ANFIT stanno già immettendo sul mercato serramenti pienamente tracciabili e sono pronti a cogliere le agevolazioni messe in campo dal legislatore”.  Corrispondenza sulla tracciabilità che ci appare comunque essere quantomeno labile rispetto a quanto indicato dall’articolo 2 “Introduzione di un sistema di tracciabilità dei prodotti mediante l’uso di codici non replicabili “ della proposta di Legge n. 1454 che riportiamo integralmente a fine cronaca. Tornando brevemente all’incontro che meglio dettaglieremo sulle pagine di “serramenti+design“, i lavori sono stati molto cadenzati con interventi che aprono al futuro che è già. Come la sostenibilità ambientale ed energetica vista strategia di mercato con le relazioni di Alessandra Cavalletti e di Marco Mari che ha descritto le funzionalità di un servizio web decisamente innovativo. Ad esse si è idealmente agganciato Sergio Botta dello Studio Botta &Associati con l’intervento sul ruolo delle ESCO nelle azioni di efficientamento energetico e di carbon management. Sempre Botta, in un secondo intervento, ha illustrato i numerosi programmi di agevolazioni finanziarie  rese disponibili da Governo, Enti pubblici e Fondi professionali per le piccole e medie imprese e le start-up innovative nei diversi campi: Ricerca & Sviluppo ai brevetti, progetti di sicurezza sul lavoro, aiuti all’export, investimenti in macchinari e attrezzature piuttosto che adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.  E dopo averne dato anticipazione nell’assemblea straordinaria svoltasi lo scorso anno a Bologna, del lungo e appassionato lavoro che ha condotto al Label di posa, e del relativo Regolamento, ha trattato Stefano Mora  D.G del  Consorzio LegnoLegno.  “Tanto lavoro è stato fatto e naturalmente tanto resta da fare – ha dichiarato a conclusione lavori Laura Michelini – . Oggi però i Soci ANFIT hanno in mano strumenti concreti per emergere di fronte alla concorrenza italiana e straniera e distinguersi offrendo vantaggi reali ai consumatori finali”.

 

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Disposizioni per l’introduzione di un sistema di tracciabilità dei prodotti finalizzato alla tutela del consumatore

Art. 2 “Introduzione di un sistema di tracciabilità dei prodotti mediante l’uso di codici non replicabili

  1. Nei limiti del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 ottobre 2013, è istituito un sistema volontario di autenticazione e di tracciabilità dei prodotti che, attraverso l’apposizione di codici identificativi non replicabili, consenta al consumatore di conoscerne l’effettiva origine e di ricevere un’adeguata informazione sulla qualità e sulla provenienza dei componenti e delle materie prime nonché sul processo di lavorazione delle merci e dei prodotti intermedi e finiti.
  2. I codici identificativi di cui al comma 1, recanti segni unici e non riproducibili, ottimizzati per il sistema mobile e le sue future evoluzioni e per le applicazioni per smartphone e tablet e i loro futuri sviluppi tecnologici, da apporre sul singolo prodotto, contengono i dati identificativi, riscontrabili anche per via telematica, del produttore, dell’ente certificatore della filiera del prodotto e del distributore che fornisce il sistema dei codici stessi, nonché l’elencazione di ogni fase di lavorazione.
  3. Con regolamento adottato con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da emanare entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sentiti l’Agenzia per l’Italia digitale, le associazioni di categoria delle imprese e dei consumatori maggiormente rappresentative a livello nazionale e i produttori del sistema di cui al comma 1, sono stabilite:

a) le specifiche tecniche delle applicazioni volte ad assicurare la tracciabilità attraverso i codici identificativi di cui al comma 1, le modalità operative per il rilascio delle certificazioni e le modalità di accreditamento dei produttori delle medesime applicazioni, nonché le tecnologie utilizzabili;

b) le modalità di collaborazione con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e con le associazioni di categoria interessate per la verifica periodica a campione del rispetto delle disposizioni di cui al presente articolo da parte delle imprese che aderiscono al sistema

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