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Rapporto Unicmi 2016 sul Mercato Italiano dell’Involucro Edilizio: via tutti i segni meno

Dopo sei anni di caduta nel 2015 dai dati diffusi scompare il segno meno. I numeri Unicmi indicano una crescita del mercato anno su anno dello 0,4% con un valore delle vendite di poco superiore a 1,4 miliardi di Euro, realizzato in gran parte grazie alla domanda di sostituzione sostenuta dagli incentivi fiscali

UNICMI 1L’Ufficio Studi Economici di Unicmi, Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell’Involucro e dei serramenti, ha reso disponibile il Rapporto sul mercato dell’involucro edilizio – Il mercato nel 2015, le previsioni per il 2016″. Rapporto che evidenzia come il 2015 abbia rappresentato un anno di svolta per i costruttori di serramenti metallici, in quando si sarebbero manifestati i primi timidi segnali di inversione della crisi iniziata nel 2008 e costata , secondo stime dell’associazione, oltre 900 milioni di Euro di vendite annue. Dopo sei anni di caduta nel 2015 dai dati diffusi scompare il segno meno. I numeri Unicmi indicano una crescita del mercato anno su anno dello 0,4% con un valore delle vendite di poco superiore a 1,4 miliardi di Euro, realizzato in gran parte grazie alla domanda di sostituzione sostenuta dagli incentivi fiscali. Il Rapporto 2016 sottolinea come la domanda complessiva di serramenti e facciate nel mercato italiano si attesti su un UNICMIvalore di circa 4,2 miliardi di Euro di cui 2,7 nel settore residenziale e 1,5 in quello non residenziale, inclusi circa 470 milioni di Euro di facciate continue. In termini quantitativi il numero di finestre installate nel 2015 si andrebbe così ad attestare intorno alle 8 milioni di unita, di cui 5,7 milioni nel residenziale (4,5 nel recupero edile e 1,2 nelle nuove costruzioni). La stima delle finestre vendute nel non residenziale è di circa 2,2 milioni di pezzi. Questi dati uniti alle previsioni per la chiusura dell’anno in corso, che in base ai dati relativi al portafoglio ordini dei costruttori di serramenti metallici fanno ipotizzare al centro studi Unicmi, una crescita nel 2016 nell’ordine del 2%-4% delle vendite rispetto al 2015, rendendo evidente quanto questa domanda sia rappresentata in quota determinante dagli incentivi fiscali per la sostituzione degli infissi. Essendo il contributo delle nuove costruzioni ancora irrilevante sulla produzione di finestre, in mancanza di massicci investimenti in social-housing e in edilizia pubblica, la cancellazione nel 2017 del bonus del 65% determinerebbe una flessione che UNICMI stima collocarsi nell’ordine del 6%-8%, di qui la condivisa constatazione che sia “ indispensabile che tutti gli strumenti anticiclici messi in piedi negli ultimi anni, in UNICMI 2primis le detrazioni per la riqualificazione energetica del 65% e quelle per le ristrutturazioni al 50%, siano stabilizzati almeno per tre anni, permettendo all’intera filiera industriale italiana dell’involucro di resistere alla più difficile congiuntura economica del dopoguerra.” Rimandandovi alle pagine di “serramenti + design” va ancora segnalato che pure i dati relativi al mercato italiano delle facciate continue evidenziano una piccola inversione di tendenza (+1%) che si ritiene essere in parte legata ad una ripresa degli investimenti nelle costruzioni non residenziali, in particolare quelle destinate al terziario e quelle pubbliche.

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