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Macchine e tecnologie per il legno: + 31,9% gli ordini nel secondo trimestre 2017

A sostenere il dato soprattutto gli ordini provenienti da oltre confine, che in questi tre mesi sono cresciuti del 34,8% a cui si aggiunge il buon +18,7% alimentato dal mercato italiano, che sembra poter effettivamente riprendere il su percorso di crescita dopo il meno 3,6% fatto registrare nel 1 trimestre

Per i costruttori italiani di macchine ed accessori per la lavorazione del legno i risultati dell’indagine congiunturale condotta dall’Ufficio studi Acimall sull’andamento del secondo trimestre 2017 sono forse il modo migliore per chiudere la prima metà dell’anno e pensare alla pausa estiva! I dati diffusi confermano infatti l’ottima fase di mercato di questo segmento di produttivo: anche il periodo aprile-giugno segna importanti tassi di crescita degli ordini, che complessivamente arrivano a quota + 31,9% rispetto allo stesso periodo del 2016. A sostenere il dato soprattutto gli ordini provenienti da oltre confine, che in questi tre mesi sono cresciuti del 34,8% a cui si aggiunge il buon +18,7% alimentato dal mercato italiano, che sembra poter effettivamente riprendere il su percorso di crescita dopo il meno 3,6% fatto registrare nel 1 trimestre. “Un andamento certamente originato dalla attesa circolare applicativa sulle modalità per accedere agli iperammortamenti previsti dal provvedimento del governo italiano in materia di “Industria 4.0”, diffusi a fine marzo, che solo ora iniziano a stimolare l’interesse degli utilizzatori di tecnologie, un interesse che l’Ufficio studi di Acimall si attende diventi concreto – facendo così sentire i propri benefici effetti – nella seconda metà dell’anno” viene precisato nel comunicato. Per quanto riguarda il portafoglio ordini l’indagine rileva un periodo pari a 3 mesi, lo stesso valore dei due trimestri precedenti; la variazione dei prezzi dal primo gennaio è dell’1,1% (era lo 0,9 al 30 marzo). Dati che giustificano il discreto ottimismo rilevato tra le imprese associate sull’andamento dei prossimi mesi: il 50% degli intervistati è convinto la domanda dall’estero crescerà ancora, mentre il restante 50% prevede un trend stazionario. Ottimistiche le aspettative anche sull’andamento del mercato interno: solo il 6 % prevede una diminuzione a fronte di un 13% che si attente un periodo di crescita.

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