Il Regolamento per la commercializzazione dei prodotti da Costruzione 305/2011, dopo oltre 20 anni, subentra alla Direttiva 89/106/CEE e, dal prossimo luglio, introdurrà molte novità (si pensi all’introduzione della sostenibilità nella marcatura CE dei serramenti) a favore delle aziende e del consumatore; novità che abbiamo più volte trattato e continueremo a trattare sulle pagine della nostra testata e che per certi aspetti porteranno a maggior flessibilità e chiarezza di ruoli ma, al tempo stesso, anche maggior rigore. Questa la tematica al centro de “Normativa e marcatura CE nei prodotti, cosa cambia con il nuovo Regolamento UE n. 305/2011 (CPR) e la UNI EN 1090 nell’evoluzione delle NTC”, convegno organizzato da Fondazione Promozione Acciaio, al quale abbiamo partecipato all’interno di a FieraMilanoCity, lo scorso venerdì 5 aprile. Ad aprire i lavori Maria Cristina Boeri di Innovhub, Stazioni Sperimentali per l’industria, chiamata anche a moderare il dibattito finale che ha visto la grande partecipazione della folta platea di addetti ai lavori intervenuti, tra cui professionisti, direttori lavori ma anche al personale degli uffici tecnici e responsabili qualità delle aziende della filiera dell’acciaio. Nel suo primo intervento Enrico Renzi, dirigente del Servizio Tecnico Centrale – Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, ha fatto il punto sugli obblighi attuali e futuri (con riferimento anche alle possibili deroghe e alle banche dati di aggiornamento normativo disponibili) che i centri di trasformazione e i costruttori metallici sono chiamati a osservare, tra UNI EN 1090 e NTC. A Giuliano Corbella di Unsider (Ente Italiano di Unificazione Siderurgica) è stato affidato l’onere di approfondire il CPR oltre che chiarire le sorti delle norme armonizzate in essere. Monica Antinori, responsabile ufficio tecnico di Fondazione Promozione Acciaio, ha indirizzato il proprio intervento sulla marcatura CE dei prodotti in acciaio nella loro accezione più pratica, riportando esempi e sottolineando gli aspetti più significativi in fase di cambiamento imposti dal nuovo regolamento. Ampio e articolato, infine, l’intervento di Antonio Oddo, Studio Leale Oddo e collaboratore ben noto della nostra redazione, chiamato al non semplice incarico di fare chiarezza sempre su CPR e marcatura CE, con particolare declinazione nel definire su quali prodotti, obblighi e conseguenze. Tematiche, queste ultime, che troveranno spazio di approfondimento anche sui prossimi numeri della nostra rivista.