Tribunale

Causa giudiziaria Giben International – Scm Group, nessuna contraffazione

La sentenza ribadisce la liceità delle scelte tecniche adottate da Scm Group

Dopo diversi anni si è conclusa la causa giudiziaria che in Italia ha visto Giben International di Pianoro (BO) opposta alla riminese Scm Group spa, accusata di avere contraffatto il brevetto italiano 1.298.389 di titolarità Giben International spa, nella progettazione e realizzazione di alcune specifiche soluzioni applicate al proprio centro di sezionatura denominato Flexima”. Lo scorso 22 gennaio 2013 il giudice del Tribunale ordinario di Bologna – Sezione specializzata della proprietà industriale e intellettuale, con la sentenza numero 113/2013 – ha accolto pienamente tesi e conclusioni presentate dai legali di Scm Group , dunque pronunciando definitivamente che la macchina “Flexima”, prodotta e commercializzata da Scm Group spa, “non interferisce con l’ambito di protezione del brevetto 1.298.389 di titolarità Giben International spa”, disattendendo in tal modo le istanze e le eccezioni di quest’ultima e condannandola a rifondere a Scm Group spa le spese della lite e delle consulenze tecniche ufficiali disposte dal giudice. Giben aveva chiesto il sequestro della produzione delle sezionatrici “Flexima” e il loro ritiro dal mercato, oltre a un risarcimento per danni. La sentenza ribadisce la assoluta liceità delle scelte tecniche adottate da Scm Group  sul centro di  sezionatura “Flexima”, soluzione ad alta flessibilità, ideale per aziende di medie e grandi dimensioni, capace di offrire le prestazioni di una sezionatrice angolare, nello spazio richiesto da una monolama. “Flexima” può essere integrato con sistemi di carico e magazzini automatici e, grazie al sistema modulare “Flexcut” (gruppi mobili di pinze escludibili singolarmente), eseguire in automatico gli schemi di taglio più complessi in tempi ridotti.

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