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Cinquant’anni di Maggi Engineering. I festeggiamenti ad Hannover

Core business della società le foratrici che rappresentano circa il 60% del fatturato

Tanti i clienti, i colleghi, gli amici, i personaggi del mondo del legno e della stampa di settore che hanno voluto partecipare ai festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario della Maggi Engineering di Certaldo, in provincia di Firenze, organizzato  giovedì 9 maggio, durante l’ultima edizione di Ligna. Una sobria pausa nelle giornate di fiera, un momento per festeggiare con semplicità – ma anche con il giusto orgoglio – i primi cinquant’anni di una storia nata dall’intuizione di Lionello Maggi, che nell’oramai lontano 1963 decise di dedicarsi alla produzione di avanzamenti automatici. Da allora ne sono stati prodotti 400mila e, con il passare degli anni, sono arrivate le seghe radiali, le seghe verticali (fino agli anni Novanta), le bordatrici (a partire dal 2008) e le foratrici, da molti anni il core business della società, che oggi rappresentano circa il 60% del fatturato. Di pari passo aumentano i mercati di riferimento e dalla Toscana, all’Italia e a tutto il mondo il passo è stato breve. Le prime esperienze oltreconfine risalgono agli anni ’70. Europa, ovviamente, ma già nel 1976 l’incontro con gli Stati Uniti, poi l’Asia, il primo viaggio in Cina nel 1986, Mosca, nuove collaborazioni che permettono di guardare al mondo garantendo una presenza capillare. Crescono pure gli spazi dedicati alla produzione, crescono gli investimenti in nuove macchine e linee di produzione. In azienda entrano i figli di Lionello, Stefania e Stefano , e collaboratori fidati che entrano nella proprietà, Mauro Landi e Lidia Gianni. Una storia fatta di persone, di incontri, di soddisfazioni, di fatiche, di scoperta, di grande vicinanza alla clientela: il vanto della Maggi Engineering è di avere rapporti continuativi con clienti. “Conoscono i nostri prodotti, sanno come lavoriamo, in cosa crediamo. Sono arrivati da noi per dei semplici trascinatori, il nostro cavallo di battaglia, il nostro passepartout, per poi scegliere anche tutti gli altri prodotti sviluppati in questi anni”, ha commentato il fondatore, Lionello Maggi. Oggi Maggi Engineering vanta un fatturato di circa 7 milioni di Euro, di cui oltre il 90%grazie all’esportazione. Un’ azienda prima che un marchio divenuto noto nel mondo, che ha saputo trasformarsi nel tempo tenendo sempre ben salda la propria vocazione, il proprio modo di lavorare, la volontà di essere sempre e comunque sinonimo di affidabilità e di cura artigianale. “Noi stessi siamo una azienda artigianale, nel senso migliore del termine”, ha commentato Stefania Maggi, responsabile marketing. “Abbiamo cura del nostro prodotto, passione per ciò che facciamo e la massima attenzione per i nostri clienti, ai quali ci lega un rapporto costante, continuo, profondo. Elementi che sono una scelta di campo, che ci permettono di parlare con orgoglio di noi stessi e delle scelte che in questi anni abbiamo portato avanti, ascoltando ciò che il mercato ci chiedeva e scegliendo di produrre le soluzioni che sentivamo più vicine”.

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